Senso unico a Breccia
«L'idea è stata mia»

Mosè Moretti, 69 anni, commercialista, breccese doc, in politica in circoscrizione dal 1975 al 1980 spiega: «Sono parente dell'assessore Peverelli, ma l'idea del senso unico in via Risorgimento è solo mia. Ed è l'ideale»

BRECCIA Aveva ragione l'assessore Diego Peverelli. Lui, con il senso a unico a Breccia, non c'entra niente. Lui no, ma suo cugino sì. Mosè Moretti, commercialista, 69 anni, breccese dai tempi di Noè, si vanta: «È dal 1975 che caldeggio e spingo una viabilità di Breccia che salvaguardi il centro per questo ho voluto vietare l'ingresso in via Risorgimento delle auto. Che io sia parente del Diego non ha importanza. Io ho voluto il senso unico perché il senso unico è ideale per la viabilità. E non è vero che fa aumentare il traffico in via Magni, io ci abito e non c'è anima viva».
Ma dove è stato fino adesso - vien da chiedergli - sono passati quasi due anni. Ci sono 1900 firme contro il senso unico, tutti a chiedersi chi è quell'uno a favore così potente da aver spinto il Comune a fare una modifica alla viabilità e lei arriva solo adesso a confessare di essere quell'uno?
«Sono stato a guardare cosa succedeva - risponde lui -. Tutti a dirmi fatti avanti, fatti avanti, ma io volevo vedere che piega prendeva la cosa. E ora che ha preso una piega politica, eh no, non ci sto. Questo clima da campagna elettorale non mi piace, non permetto che una mia idea venga strumentalizzata in questo modo. E allora adesso, solo adesso, ho deciso di parlare. La muova viabilità di Breccia è merito mio, mio e di un team di persone». Secondo Moretti i firmatari della petizione che sono contro alla sua modifica non sono del quartiere.
Dice: «Chi se ne lagna abita a San Fermo o in qualche altro paese, mi creda, in quartiere sono tutti dalla mia parte. È gente che arriva qui in auto e vorrebbe tagliare da via Risorgimento ma l'ideale è fargli fare il giro lungo».
Lui, ovviamente, gira in bus. «Lo adoro, ho iniziato a prenderle quando andavo alle medie a Camerlata e non ho mai smesso. E guardi che avendo quattro figli ho un parco macchine abbastanza importante. E ho anche un posto auto in centro. Quindi non ho neanche il problema del posteggio, ma io preferisco prendere il bus, incontro la gente e poi devo anche muovermi. Ed è un pregio visto che poi per lavoro devo stare seduto tutto il giorno».

Leggi le due pagine di approfondimento sui quartieri su La Provincia in edicola lunedì 20 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Como via Risorgimento