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Martedì 21 Febbraio 2012
Poche aule, spazi ridotti all'osso
«Nessuno crede nell'Università»
La Provincia cede ufficialmente alle Università di Como i terreni dove gli atenei si sono insediati. Tempi infiniti e spazi insufficienti.
La pro rettrice del Politecnico Maria Brovelli: «Se si vuole puntare sull'Università questi tempi sono troppo lunghi. Abbiamo ancora carenze di spazi, necessitiamo del Campus, le risposte sono state parziali».
Ieri a Villa Saporiti il Presidente Leonardo Carioni e l'assessore ai Lavori pubblici Pietro Cinquesanti hanno firmato l'atto notarile che cede ufficialmente al Politecnico e all'Insubria le aree dove sorgono gli edifici sino ad ora costruiti.
Notaio e testimoni hanno letto interamente il corposo atto in presenza delle autorità provinciali e dei vertici dei due atenei. A controfirmare era presente anche il rettore vicario dell'Insubria Giorgio Conetti, che si dichiara soddisfatto e riconoscente, ma aggiunge in riferimento al Campus: «Bisogna sempre mantenere obiettivi ambiziosi se si vuole migliorare». Le risposte dell'ente provinciale sono discordanti. Cinquesanti: «Siamo alla conclusione del primo passo. Un totale di 28mila metri quadrati per le Università, un impegno complessivo di circa 30 milioni di euro: abbiamo dimostrato di credere nel progetto. Ora riteniamo sia necessario fare un ulteriore passo, costruire il Campus. Oggi l'Università è in un angolo, è stato giusto pensare di concentrarla in una sola zona, ma ha bisogno di essere ancora sviluppata. Nell'area San Martino». Carioni è scettico: «Ci vorranno 50 anni e ci vorrebbero 100 milioni di euro. In futuro bisognerà fare i conti con la disponibilità dei fondi e con le reali possibilità del paese. Io spero che la Regione continui a stanziare risorse per il territorio se le Province spariranno».
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