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Lunedì 27 Febbraio 2012
Troppe cause agli ospedali
Le assicurazioni scappano
L'ansia per l'aumento delle richieste di risarcimento danni agli ospedali comaschi mette in fuga le assicurazioni. Al punto che il Sant'Anna, da sei mesi alla ricerca di una nuova compagnia, è stato costretto a rivolgersi addirittura negli Stati Uniti per trovare una soluzione.
Il caso delle coperture assicurative per colpa medica è scoppiato dopo il fallimento della Faro Assicurazioni (in liquidazione amministrativa coatta dalla scorsa estate), crac che ha messo in crisi decine di aziende ospedaliere e sanitarie, ma anche professionisti, che proprio con la Faro avevano stipulato le loro polizze.
Un fallimento che ha creato non pochi grattacapi agli uffici legali del Sant'Anna e del Valduce, se è vero che l'ospedale di San Fermo è stato addirittura costretto a rivolgersi all'avvocato dei familiari di una paziente morta per poter avere la documentazione del caso, scomparsa nel vortice del crac Faro. Il caso è quello di Bruna Ferrario Della Vigna, deceduta a 61 anni per una «tromboembolia polmonare massiva» seguita a un intervento chirurgico per una frattura al gomito. I familiari, attraverso l'avvocato Pierpaolo Livio, avevano fatto causa al Sant'Anna. I cui vertici, dopo la messa in liquidazione della compagnia assicurativa, sono stati costretti nei giorni scorsi a scrivere allo stesso avvocato pregandolo di «voler fornire ogni possibile documentazione, compresi eventuali accertamenti tecnici o perizie in suo possesso», documentazione scomparsa «a causa della situazione societaria» della Faro i cui «uffici sono totalmente inoperanti».
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