I salami brianzoli
alla conquista della Libia
La Cantaluppi di Albese pronta a sbarca con i suoi prodotti a Tripoli. "il turismo crescerà, vogliamo sfruttare questo business"
Vendere salumi in un paese musulmano, sembra una sfida impossibile, ma i Cantaluppi ci vogliono provare, scommettendo sulla progressiva apertura del paese nordafricano al turismo internazionale dopo un isolamento politico di oltre trent'anni. L'Africa come terreno di conquista di una realtà in continua crescita, passata da 12milioni di euro di fatturato nel 2010 a 15milioni nel 2011.
La Cantaluppi nel continente era già presente da circa quindici anni: «Su Capo Verde lavoriamo dal 1996, ora vorremmo provare ad entrare anche in Libia, un paese in piena ricostruzione seguita alla guerra» spiega Andrea Cantaluppi, con il padre e il fratello alla guida dell'azienda di famiglia. Alla naturale obiezione sulle difficoltà a imporre un prodotto come il salame sul mercato musulmano, pronta la replica: «Il nostro consumatore finale è il turista o l'uomo d'affari, la clientela internazionale che frequenta gli alberghi e gli hotel che forniremo».
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