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Giovedì 01 Marzo 2012
Lavoro nero nei bar
Irregolari sette su 10
Controlli del ministero negli esercizi pubblici di Como: 102 quelli risultati fuori legge. La maggior parte delle violazioni riguarda orari, busta paga e contributi preferenzialo
Sono stati portati alla luce in due su tre dei posti controllati dalla Direzione territoriale del lavoro. Non avevano un contratto conforme, non percepivano un salario corretto e i contributi previdenziali ed assistenziali loro dovuti non sono stati versati.
È caccia aperta non solo all'evasione fiscale in bar, ristoranti, alberghi, pub, pizzerie da asporto o no e discoteche, a cominciare dai controlli su scontrini e ricevute. Ma anche alla violazione delle regole sul lavoro e i controlli della direzione territoriale segnano risultati di rilievo: l'anno scorso, in due terzi degli esercizi pubblici ispezionati sono stati accertati abusi nel trattamento dei lavoratori.
Nell'ambito di una campagna strategica, come la definisce la direttrice, Silvia Campi, sono stati effettuati 139 controlli in pubblici esercizi della città e della provincia e 102 sono risultati irregolari, pari al 73%. In particolare, è stata verificata la posizione di 428 lavoratori: per 159 volte è risultata fuori norma sostanzialmente, cioè non si trattava di sviste o di sbagli formali, ma il datore di lavoro ha tentato di aggirare le leggi. E come: non ha tenuto conto fino in fondo del contratto, paga, orari, scambiando una norma per un'altra. Per esempio, sulla carta si è avvalso di un contratto a chiamata. In realtà, era un rapporto di dipendenza vera e propria. Ma in 115 casi, era lavoro nero senza sfumature. Tre i clandestini che non avevano neppure il permesso di soggiorno.
L'anno scorso, hanno effettuato 963 controlli: oltre ai pubblici esercizi, in negozi, manifatture, uffici, laboratori, cantieri. In totale, nel settore terziario, sono stati eseguiti 406 ispezioni, 53 nel commercio. Complessivamente, l'incasso da multe per lo Stato è stato di due milioni e 293.762 euro e i lavoratori sono stati messi in regola. Nel caso abbiano perso il posto, hanno ricevuto le loro spettanze piene, contributi compresi.
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