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Martedì 06 Marzo 2012
Il Casnati protesta
«Noi l'Imu la paghiamo»
Le scuole cattoliche a Como non pagheranno l'Imu, tassa che invece spetterà a istituti privati come il Casnati. Per parola del premier Mario Monti saranno esenti dall'Imu quelle scuole che "svolgono la propria attività con modalità concretamente ed effettivamente non commerciali".
Per esempio le 131 scuole in provincia facenti parte della Federazione italiana scuole materne, 76 nella diocesi di Como e 55 in quella di Milano, con 9650 bambini, 395 sezioni e 136 educatori, sono non commerciali e quindi esentate dal pagamento della tassa. Paritarie, non discriminanti e con bilanci che dimostrino che gli utili siano reinvestiti totalmente nella struttura e nell'attività: così le scuole dispensate.
Una corretta lettura della norma secondo Claudio Bianchi, presidente per la provincia di Como delle scuole materne cattoliche: «Dopo la prima stesura nel decreto si è tenuto conto degli enti non a scopo di lucro, esente chi dimostrerà nel bilancio che gli utili sono reinvestiti: non c'è nessuna nostra scuola che non rientri in questi parametri. Abbiamo 10 mila bambini, copriamo il 70% della proposta formativa sul nostro territorio. Enti come i nostri coprono il 50% del servizio nazionale, le famiglie si appoggiano a noi, eppure come avviene nella maggior parte dei paesi europei non ci viene riconosciuta la funzione pubblica. Al di là della tassa, che avrebbe rappresentato un'ulteriore aggravamento, non c'è risposta legislativa alla nostra richiesta di reale parità. Una parità effettiva e non solo normativa. Garantiamo al paese un risparmio e un servizio: oggi è il welfare che deve essere riscritto. La Chiesa risponde al bisogno di stato sociale, per gli extracomunitari, con gli oratori, sono le parrocchie a pensarci».
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