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Mercoledì 14 Marzo 2012
Assegni falsi per le auto
Padre e figlia in carcere
Al Bassone due napoletani che hanno messo a segno otto truffe a danni di altrettanti comaschi, appropriandosi di macchine di lusso per un corrispettivo di circa 169mila euro
Al Bassone sono finiti padre e figlia, Ciro De Sury, 45 anni, nato a Napoli, residente a Milano, e Lucia De Sury, 24 anni, residente a Frattaminore, nel Napoletano. Il sistema: insieme a una terza persona, non ancora identificata, i due contattavano telefonicamente proprietari di auto che avevano messo i loro veicoli in vendita tramite internet. Pattuivano un incontro (generalmente di fronte all'ospedale Sant'Anna) nel corso del quale prendere visione dell'auto. In quella sede pattuivano anche il prezzo poi, in genere, rimandavano l'appuntamento per la conclusione dell'affare alla settimana successiva. Gli incontri per il pagamento avvenivano sempre di fronte a un ufficio anagrafe, a volte quello del Comune di Como, a volte altri uffici (Tavernerio, Grandate, Rovello Porro, per citarne soltanto alcuni), dove avveniva il passaggio di proprietà, ovviamente con carte di identità contraffatte e codici fiscali contraffatti, appartenenti sembra allo stesso fantomatico Mario Colombo, cittadino inesistente del Comune di Lenno.
Alla fine, i truffatori consegnavano l'assegno, una assegno falso compilato con il prezzo che si era prestabilito. Non si trattava quasi mai di noccioline, come si evince dal contenuto dell'ordinanza di custodia. Le otto truffe hanno consentito di mettere le mani su un bel parco di auto piuttosto lussuose, per un corrispettivo di circa 169mila euro: Bmw 320 xdrive, Bmw 320 coupé, Audi A4, Bmw 530, Volkswagen Touareg.
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