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Sabato 17 Marzo 2012
Un comasco su 100
a rischio celiachia
L'intolleranza al glutine, sostanza contenuta in moltissimi alimenti è sempre più diffusa, ma chi ne è affetto denuncia: «C'è poca attenzione nei nostri confronti, i bar e i ristoranti con prodotti per celiaci scarseggiano».
Licia Snider, responsabile della struttura di Endoscopia digestiva del Sant'Anna, spiega: «I casi sono in aumento soprattutto tra gli adulti, effettuando gli esami si scopre spesso che le vecchie diagnosi di colon irritabile o malattia da reflusso nascondono in realtà la celiachia. Il numero dei celiaci è raddoppiato negli ultimi 15 anni e secondo le stime viene colpita quasi una persona su cento. Al nuovo ospedale diagnostichiamo almeno due nuovi casi al mese. I medici - prosegue Snider - sono più attenti e possono prescrivere al paziente che presenti sintomi sospetti, come diarrea e dolori addominali, un particolare esame del sangue che, unito alla successiva biopsia, dà un responso chiaro. La malattia, peraltro, a volte si associa a diabete, anemia e problemi di tiroide».
Quanto alla terapia: «L'unica efficace è la dieta senza grano, orzo e avena; evitando alimenti che li contengono il paziente sta bene e solitamente viene seguito dal medico di famiglia. L'obiettivo della scienza è arrivare a una pillola simile a quella per l'intolleranza al lattosio, con un enzima che agevola la digestione della sostanza, ma è ancora una fase sperimentale. La sensibilità nei confronti di questa malattia certamente aumentata negli ultimi anni, anche grazie all'impegno dell'associazione nazionale e di celiaci famosi come l'attrice Claudia Koll, ma è vero che di questi problemi non si parla molto».
Roberta Marzorati, pediatra comasca, aggiunge: «Per anni le diagnosi sono state fatte quasi esclusivamente dai pediatri, nel caso di bambini che non crescono in peso o in altezza. Ora invece c'è chi scopre la celiachia da adulto. Nei supermercati si trovano prodotti senza glutine mentre non sono molti i panettieri visto che basta una piccola quantità di farina per scatenare gravi reazioni e serve quindi un forno a parte».
I prodotti senza glutine sono molto costosi ma il sistema sanitario garantisce un rimborso mensile per l'acquisto di generi alimentari in farmacia o altrove (hanno ottenuto questa agevolazione 1.170 comaschi).
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