Nomine Cantù in Acsm
Indietro tutta, in parte

Sparita la candidatura del gemmologo Walter Sormani, proposta la nomina nel cda di un avvocato milanese

CANTÙ Indietro tutta. Il cristallologo è stato messo da parte e i rappresentanti del Comune di Cantù (e di Fondazione Cariplo e Canturina Servizi) nel consiglio di amministrazione di Acsm-Agam, società "multiutility" quotata in Borsa, saranno il geologo milanese Alessandro Botta Monga, 40 anni, e un avvocato. Il nome che girava ieri era quello di Marianna Sala, anche lei milanese (nessuna parentela con il sindaco), ma per averne la certezza si dovrà attendere domani, quando scadrà il termine per la presentazione delle candidature. A una carica, lo ricordiamo, da ventimila euro l'anno.

E' quindi svanita nel nulla, evaporata, la candidatura di Walter Sormani, esperto in reiki, gemmologia ed energie spirituali, uomo di fiducia del sindaco Tiziana Sala  che già lo aveva voluto nel consiglio di amministrazione della casa di riposo Garibaldi Pogliani.
La diretta interessata e il suo entourage ieri sostenevano che la candidatura di Sormani in Acsm non è mai stata presa in considerazione, ma in realtà il curriculum del gemmologo è circolato eccome, è arrivato a Como e ha fatto discutere parecchio. Perché, senza ovviamente mettere in dubbio le competenze di Sormani nel suo campo, non pochi avevano avanzato perplessità su quanto tali competenze potessero giovare al consigliere di amministrazione di una società quotata in Borsa e che si occupa sì di energia, ma in senso meno aleatorio.

Il sindaco di Cantù specie in questi ultimi mesi ha dimostrato di andare fino in fondo con le sue convinzioni, contro tutto e contro tutti, ma stavolta pare si sia scontrata contro un muro invalicabile. I corridoi e i piani alti sussurrano che il muro sia quello eretto da Fondazione Cariplo, che avrebbe gradito vedere accostati il suo nome e il suo prestigio a una figura di consigliere di amministrazione consona a entrambi. E, con molta discrezione, avrebbe fatto presente al sindaco che tale ritratto non corrispondeva alla pur rispettabilissima figura del Sormani.

L'altro, invece, è dato per scontato: Alessandro Botta Monga, figlio di Alberto Botta, ex sindaco di Acquaseria e consulente di Tiziana Sala per piazza Garibaldi. «Mio figlio è una bravissima persona che si dà da fare nel sociale - afferma - e non capisco questa ironia sul mio ruolo a Cantù. Ho dato una mano al sindaco, se piazza Garibaldi è diventata un gioiello è merito anche mio e, lo scriva, non ho preso una lira. Le dò la mia parola di mussoliniano».

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