Brueghel apre tra i fuochi
Gaddi: la mia ultima mostra

Dichiarazione a sorpresa dell'assessore alla Cultura nella serata di inaugurazione della mostra a Villa Olmo dedicata al maestro fiammingo

COMO Il bel mondo di Boldini, fatto di caffé parigini e belle donne rappresentati sulle tele con dettagli fotografici, ha lasciato il posto alla lucentezza dei colori dei paesaggi delle Fiandre, dei fiori e alla trasposizione su tela dei vizi e delle virtù dell'uomo.
Villa Olmo da ieri sera è tornata ad ospitare le grandi mostre (anche se la passeggiata a lago è in parte ancora chiusa per i lavori di sistemazione). La nona dopo i segni di Mirò, la genialità di Picasso, il surrealismo di Magritte, le pennellate degli Impressionisti, l'oro di Klimt, le costruzioni di Chagall e Kandinskij, la luce di Rubens e le instantanee di Boldini. E la dinastia dei Brueghel potrebbe essere l'ultimo grande evento a Villa Olmo. «È la fine di un ciclo - ha confermato lo stesso Sergio Gaddi, assessore alla cultura e curatore delle grandi mostre - e, dal punto di vista della firma, è la mia ultima mostra».
È stata, infatti, un'inaugurazione dal sapore molto particolare, visto che le grandi mostre sono finite sotto la lente della Procura che sta analizzando procedure e contratti dei maxi eventi.

Sul giornale del 24 marzo due pagine interamente dedicata alla serata d'inaugurazione della mostra.

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