Homepage / Como città
Giovedì 29 Marzo 2012
Imu per il Comune
Stangata da due milioni
Il Comune di Como rischia di dover pagare a se stesso l'Imu, la nuova imposta municipale, e di dover versare allo Stato il 50% del gettito, almeno un milione di euro. Tutti i sindaci sono in subbuglio; l'Anci, associazione Comuni italiani, preme perché il parlamento abolisca la norma contenuta nel decreto legge in materia tributaria, ora al Senato, e a Palazzo Cernezzi gli uffici non nascondono le preoccupazioni.
Tutti i sindaci sono in subbuglio; l'Anci, associazione Comuni italiani, preme perché il parlamento abolisca la norma contenuta nel decreto legge in materia tributaria, ora al Senato, e a Palazzo Cernezzi gli uffici non nascondono le preoccupazioni.
La norma sottopone a tassazione tutti i beni di proprietà comunale, ma poiché non si tratta di prima casa, dovrà essere applicata l'aliquota dello 0,76%, riferita agli immobili diversi dalla prima abitazione.
I Comuni hanno facoltà di aumentarla o di ridurla del 3%, ma in ogni caso, dovranno devolverne metà, lo 0,38%, allo Stato e non è affatto una mezza partita di giro. I trasferimenti dallo Stato ai Comuni, tra l'anno scorso e quest'anno, sono già ridotti di cinque miliardi di euro; incasseranno sull'Imu applicata a se stessi, ma si vedranno ridurre in pari misura il fondo di riequilibrio. Il risultato è pari a zero e in più le spese per calcolare rendita catastale, moltiplicatori, coefficienti, nonché per il censimento del patrimonio destinato agli usi istituzionali, quindi esente da Imu o assoggettato ad Imu, perché non è ad uso istituzionale.
« Il pasticcio c'è - dicono negli uffici - ma dev'essere sbrogliato per forza. Non esiste proprio che un soggetto attivo d'imposta imponga a se stesso. In caso di mancato pagamento, sanzionerà se stesso?». Il fatto considerato abnorme è che una regola del genere fosse già contenuta in altri decreti del Governo Berlusconi, sia rimasta in sospeso come una svista e sia stata riprodotta.
Se passasse, costerà al Comune di Como un milione di euro nell'ipotesi che sia applicata solo sul patrimonio residenziale, 792 alloggi popolari e i dieci negozi. Ma si moltiplica per due o per tre se dovesse essere applicata sui 18.000 parcheggi, sui 180 stabili o suoli in concessione per uso diversi da quelli abitativi, sulle dodici palestre, solo per citare qualche caso.
«Mi rifiuto di pensarlo», si incupisce l'assessore al patrimonio, Enrico Cenetiempo. «Come paghiamo l'Imu? Incassiamo dal patrimonio residenziale poco più di un milione e 115mila euro di canoni, 10 - 15% di morosità, 250mila euro di spese per manutenzione straordinaria. Non possiamo aumentare i canoni».
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola giovedì 29 marzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA