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Venerdì 30 Marzo 2012
Lipomo, ex poliziotto e barista
condannati per usura
Si è concluso con cinque condanne e quattro assoluzioni il processo avviato l'anno scorso su un giro di usura e di spaccio di cocaina, passato agli annali delle cronache locali soprattutto per un distributore di benzina sottratto al suo titolare
LIPOMO - Si è concluso con cinque condanne e quattro assoluzioni il processo avviato l'anno scorso su un giro di usura e di spaccio di cocaina a Lipomo, passato agli annali delle cronache locali soprattutto per un distributore di benzina sottratto al suo titolare, messo all'angolo da un prestito di 27mila euro e da rate con tassi usurari fino al 3000%
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Le condanne: cinque anni e quattro mesi a Gaetano Tuccio, 49 anni, originario di Gela, attuale titolare del Pitti caffé di via Per Montorfano, a Lipomo; due anni e quattro mesi a Milana Majauskiene, 33 anni, lituana, moglie di Tuccio; un anno e un mese, più un mese di arresto, a Orfiglio Montilli, 43 anni di Inverigo; tre anni a Federico Menni, erbese con casa ad Albavilla, 67 anni; quattro anni e due mesi ad Antonio Caforio, 43 anni, originario di Marsala (Trapani), residente a Cavallasca, all'epoca dei fatti poliziotto in servizio alle volanti, accusato di avere riscosso tranche di denaro per conto di Tuccio.
Assolti tutti gli altri: Antonio Pietro Cartolano, comasco di 41 anni, Barbara Marschalek, nigeriana di 34 anni, Antonio Servillo, 49 anni, residente a Como ed Alessio Scaglione, lui pure comasco, 36 anni.
Leggi l'articolo completo nell'edizione de La Provincia in edicola venerdì 30 marzo
Assolti tutti gli altri: Antonio Pietro Cartolano, comasco di 41 anni, Barbara Marschalek, nigeriana di 34 anni, Antonio Servillo, 49 anni, residente a Como ed Alessio Scaglione, lui pure comasco, 36 anni.
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