Homepage
Sabato 31 Marzo 2012
Gaddi e Pdl è rottura
L'assessore corre da solo
Chiuso l'elenco dei candidati al consiglio comunale che appogeranno Laura Bordoli. Il comunicato dei coordinatori Butti e Tambini
Martedì prossimo, d'altra parte, scade il termine per la presentazione delle liste. Gaddi aveva messo nero su bianco le sue richieste, già anticipate nel recente vertice con i "big" nazionali del PdL. Ma la prima risposta da parte del coordinatore provinciale Alessio Butti e del vice Patrizio Tambini era stata negativa. Oggi l'accordo è ancora lontano.
«Mi interessa - aveva ribadito Gaddi - il riconoscimento dell'area politica liberale e cattolica, un'area che ha fondato Forza Italia e poi il PdL, quindi non può essere vista come un ospite indesiderato e messa ai margini».
Alla fine della riunione del Pdl comasco per ultimare la lista è stato un emesso un comunicato a firma del coordinatore provinciale, Alessio Butti e del vice coordinatore provinciale, Patrizio Tambini.
Ecco il testo
"Malgrado i ripetuti tentativi di messi in atto dal PdL locale e nazionale per trovare una soluzione che accontentasse la componente guidata da Sergio Gaddi, l'attuale assessore alla Cultura ha optato per adottare la politica "dell'asticella", alzandola di volta in volta.
Il PdL non aveva chiuso la lista proprio per consentire a Gaddi di poter esprimere la quota di competenza in termini di candidati. Inoltre, con l'accordo locale e nazionale, era stato garantito a Gaddi il ruolo di vice sindaco e la delega alla Cultura, oltre alla possibilità di concordare, in caso di vittoria un'adeguata rappresentanza. Ma l'asticella continuava a salire e così ha preteso di parlare di nomine, in perfetto stile "prima repubblica", e di congressi che nulla hanno da spartire con una competizione elettorale comunale.
Morale: il PdL e Laura Bordoli, nella sua veste di candidata a sindaco, hanno deciso, dopo tre settimane di polemiche unilaterali sulla stampa, di pensare al futuro della città, alla compattezza del partito e alla qualità della lista. La trattativa è finita con l'amarezza di una constatazione: Gaddi qualora fosse stato sconfitto alle primarie, si era impegnato, sul suo onore e senza nulla pretendere in cambio, a sostenere Laura Bordoli. Se Laura Bordoli avesse perso le primarie si sarebbe messa lealmente al servizio del partito e del candidato sindaco. Il primo, dunque, non ha mantenuto fede all'impegno.
-------------------------------------------------------------------
Interpellata al termine della lunga riunione, il candidato sindaco Laura Bordoli ha spiegato: "Adesso è necessario guardare avanti, nell'interesse della città e dei problemi aperti; con oggi inizia la vera campagna elettorale e mi auguro che d'ora in poi tutti lavorino nella stessa direzione. L'impegno preso con i comaschi era quello di cambiare e di fare squadra, per lavorare intensamente con tutte le forze sociali ed economiche per il rilancio di Como. Ora le premesse per farlo ci sono". Anche sulle polemiche di queste giornate e sul patto per le Primarie, il candidato dimostra di avere le idee ben chiare.
"Ho mantenuto un profilo basso in queste settimane di polemiche proprio perché non fa parte del mio carattere creare tensioni che non favoriscono la fluidità del nostro lavoro. Mi spiace che una persona che reputavo di parola non abbia rispettato un impegno che reciprocicamente c'eravamo presi prima delle Primarie. Purtroppo Gaddi non si è mai fatto una ragione della sconfitta. Sono però molto onorata del fatto che, in questi stessi giorni molto convulsi, tantissime amiche e donne comasche mi abbiano invece esortato e incoraggiato a proseguire con immutata determinazione".
Dal canto suo, Sergio Gaddi attacca il coordinatore provinciale, Alessio Butti: "Deve essere espulso dal PdL" e annuncia che correrà come sindaco in una sua lista civica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA