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Domenica 01 Aprile 2012
Lite al volante
Colato a processo
Arrabbiato perchè si era visto tagliare la strada, ha inseguito la donna suonando il clacson. Lei spaventata ha chiamato il marito, poliziotto in questura
Una manovra considerata decisamente azzardata dall'uomo al volante, al punto da spingerlo a inscenare un inseguimento a tutto clacson, terminato in un'aula di Tribunale.
Il volto degli autotrasportatori lariani, Giorgio Colato, è finito a processo a Como con l'accusa di violenza privata. Il dirigente della Federazione Autotrasportatori Italiani, nonché vicepresidente nazionale della Consulta dell'autotrasporto e della logistica, e pure componente del consiglio di amministrazione del Casinò di Campione d'Italia, è accusato da una donna di Cassina Rizzardi di averla terrorizzata, il 31 ottobre 2009, nel corso di un inseguimento scopo reprimenda avvenuto lungo la strada che conduce verso l'Iper di Grandate.
Colato, residente a Fino Mornasco, secondo l'accusa si sarebbe messo a tallonare con rabbia la Peugeot rea di non si sa quale manovra pericolosa. L'atto d'accusa recita testualmente: «alla guida dell'autovettura Bmw, suonando ininterrottamente il clacson, si poneva a ridosso dell'autovettura Peugeot costringendola ad accelerare, tentava più volte si superarla sia a destra che a sinistra, le tagliava la strada, la "stringeva" obbligandola a sterzare a destra per evitare il contatto e a fermarsi sul ciglio della strada».
La donna al volante, moglie di un poliziotto in servizio alla Questura a Como, spaventata da quella Bmw durante la fuga aveva però chiamato il marito per chiedere aiuto. La vicenda è così finita con una lite sul ciglio della strada e, soprattutto, con la denuncia presentata alla Procura cittadina.
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