Solbiate, il milone in auto
Si indaga su un traffico d'oro

Respinta l'istanza di dissequestro del contante presentata dall'operaio

SOLBIATE - La verità sul milione di euro in contanti sequestrato a un operaio di Solbiate, il 16 febbraio scorso, potrebbe nascondersi in alcuni sacchi di iuta.

Potrebbe esserci un clamoroso giro di lingotti d'oro, dietro il clamoroso blitz dei finanzieri al valico di Bizzarone, dove venne fermata un'Audi che aveva appena varcato il confine con la Svizzera con il doppio fondo pieno zeppo di banconote: 1.046.195 euro tutti in contanti. Un autentico tesoro trovato in possesso di Luca Brunelli, 40 anni di Solbiate, di professione operaio e con un reddito che non gli consentirebbe di racimolare tanta fortuna forse neppure in una vita di lavoro.

Nei giorni scorsi i giuidi del riesame di Como hanno rigettato l'istanza presentata dall'avvocato di Brunelli contro il sequestro di quel milione di euro. Il legale aveva tentato di sostenere che quel sequestro è stato illegale in quanto l'accusa ipotizzata dalla Procura si sarebbe riferita ai redditi del 2010 dell'operaio di Solbiate e che era lecito ritenere che quella somma avrebbe potuto essere incassata successivamente, e comunque prima dell'obbligo di presentazione della dichiarazione per i redditi del 2011.

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Eco di Bergamo Articolo Brunelli