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Lunedì 02 Aprile 2012
Grandi mostre, Binda dal pm
«Appalti? Non c'era tempo»
Nuovi interrogatori ieri mattina in Procura nell'ambito dell'indagine aperta sulle grandi mostre. Il pm titolare del fascicolo ha ascoltato per circa un paio d'ore l'ex assessore del Comune di Como Nini Binda e con lui il leghista Walter Brisotto, assessore del Comune di Tavernerio, entrambi nelle vesti di ex componenti del consiglio di Csu
Secondo quanto è stato possibile ricostruire, sia Binda che Brisotto sarebbero stati ascoltati soprattutto sul ruolo della Vertex, l'azienda milanese specializzata in comunicazione e relazioni pubbliche, cui Comune e assessorato affidavano la gestione delle mostre. Il problema era, ed è tuttora, quello di chiarire le ragioni per le quali gli esperti milanesi di comunicazione fossero potessero usufruire di un incarico diretto, senza passare per una regolare gara d'appalto. La Procura vorrebbe, in alte parole, escludere che possano esservi stati da parte dell'amministrazione e dell'assessore Sergio Gaddi in particolare forme di trattamento particolarmente "favorevoli" alla Vertex.
Sia Brisotto che Binda avrebbero forntio risposte spiegando che la formula dell'incarico diretto diventava quasi una necessità, legata al fatto che i progetti e gli stanziamenti per le grandi mostre arrivassero di volta in volta sempre molto a ridosso della data prevista per l'avvio, e che in qualche modo mancassero i tempi tecnici per poter istruire una vera e propria gara. Loro, in ogni caso, si muovevano sulla scorta delle indicazioni in arrivo dal Comune.
L'indagine prosegue.
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