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Venerdì 06 Aprile 2012
SanaVita, il diario incastra il guru
La giovane suicida scriveva tutto
«La cosa più bella è stata avvinghiarsi a lui avvolgendosi proprio come un serpente». Daniela scrive. Annota tutto quanto sul suo diario. Scrive di lui: «il Prof». Il guru. Waldo Bernasconi. E delle sedute nel suo studio in cui l'analista s'è trasformato in amante.
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Udienza dedicata allo sconvolgente diario personale di una giovane paziente, ieri al processo alla galassia SanaVita. Uno scritto che accusa il sedicente psicoterapeuta, inventore della cosiddetta teoria neoreichiana per la cura dei disturbi alimentari, di aver abusato della sua posizione di analista per poter avere rapporti sessuali con la ragazza, minorenne all'epoca dei fatti.
A parlare del diario, del suo contenuto, è stato il consulente della difesa di Bernasconi, il professore - lui sì con titoli riconosciuti ufficialmente, al contrario di quanto contestato all'imputato - Giampiero Turchi. Stimolato dall'avvocato Piermario Vimercati (che con Angelo Giuliano difende il guru) il consulente ha offerto una lettura critica del diario di Daniela, sostenendo che è «non è possibile affermare che il professor Bernasconi abbia abusato della sua posizione» e avuto «rapporti sessuali» con la paziente.
Nel corso di una testimonianza scientificamente approfondita, e non scevra di un animato quanto corretto botta e risposta con il pubblico ministero MarianoFadda, il consulente della difesa ha sostenuto che i dettagli inseriti dalla ragazza nel suo diario e riferiti ai rapporti sessuali con il guru sarebbero stati prodotti per rendere reale il quadro dell'innamoramento della giovane - morta suicida alcuni mesi dopo le dimissioni da SanaVita - nei confronti del terapista.
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola venerdì 6 aprile
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«Condannate il guru a nove anni di carcere»