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Domenica 08 Aprile 2012
Cantù, 474 candidati
Solo cento le donne
Spulciando i nomi nelle liste per il voto del 6 e 7 maggio si scoprono parecchie curiosità tra giovani, anziani, canturini doc e immigrati. E se le quote rosa sono ancora sottorappresentate, sono i cognomi locali a fare la parte del leone: si presentano quindici Molteni
Tendenza che si nota chiara fin dai nomi degli aspiranti primi cittadini, visto che su 10 solo una è di sesso femminile, Francesca Viganò di Sinistra ecologia e libertà. Che peraltro è anche la più giovane, con i suoi 30 anni ancora da compiere.
Con lei Raffaele Bacchetta per Movimento alternativo canturino, Claudio Bizzozero per Lavori in corso, Matteo Ferrari per InCantù, Paolo Frigerio per Autonomia canturina, Attilio Marcantonio per il Pdl - che con i suoi 67 anni è invece il più maturo - Ambrogio Molteni dell'Udc, Nicola Molteni per la Lega, Michele Mulinare di Alleanza democratica e Antonio Pagani per il Partito democratico.
Poche donne, appunto, un centinaio soltanto. La palma della lista più "in rosa" spetta al Pd - 12 candidati su 24 - seguito da Impronta civica (a sostegno di Nicola Molteni) con 9. Diverse formazioni invece si fermano a due solamente: Movimento alternativo canturino, Cantù sostenibile, Vighizzolo insieme e Cantù rugiada - della coalizione di Lavori in corso - e InCantù. Sul versante anagrafico, a sbaragliare tutti è Cantù rugiada, che propone i due candidati più giovani in assoluto, Daniele Bordoli e Matteo Tagliabue, del 1993.
E i più "anziani" della formazione al massimo sono ventinovenni, classe 1983. Il più giovane capolista, però, è Luca Bernasconi, dell'Udc, coi suoi 21 anni da compiere a settembre. In senso opposto, le due candidate più in là con gli anni sono proprio due signore, Maria Luisa Molinari dell'Italia dei valori, classe 1931, e Amelia Bisotti di Forza Cantù (lista che appoggia Nicola Molteni) del 1933.
Meno della metà dei candidati sono nati effettivamente in città, in tutto 213 su 474. Il drappello più consistente tra le fila di Cantù rugiada - 17 su 24 - di InCantù - 16 su 24 - e della Lega, sempre 16 su 24. Al contrario, solo tre nell'Idv e quattro nell'Udc. Non mancano certo, tra quanti mirano a diventare nuovi amministratori cittadini, candidati nati invece piuttosto lontano da qui.
Come il giovane Gionata Girgi di Cantù rugiada, venuto al mondo a Miraflores, in Perù. C'è poi Daniela Bianchi di Autonomia canturina nata a Itabuna, in Brasile; Gaetano Moliterno dell'Udc a Bedford, in Gran Bretagna; Gabriela Bredice di Impronta civica a Wil, in Svizzera. Sempre in Svizzera a Neuchatel, Ivano Rota di Lavori in corso e Beatrice Bernasconi del Pd da Uster, e poi Vincenzo Marcelli dell'Idv a San Felipe in Venezuela.
Presenti anche cittadini di origine straniera, stavolta, come Harb Sarwat, libanese, candidata col Pd; l'argentino di Cordoba Miguel Maieron di Lavori in corso e Romel Anibal Vera Fernandez, dal Paraguay, che corre per Impronta civica. A rimarcare la canturinità dei candidati, le ricorrenze dei cognomi.
Il più rappresentato è Molteni (quindici), con due pretendenti alla poltrona di primo cittadino - Ambrogio per l'Udc e Nicola per la Lega - e molti candidati consigliere. Tre addirittura quelli schierati da Cantù sostenibile: Roberta, Marco e Vittorio. A seguire, Colombo con undici presenze. E a fare il pieno è Forza Cantù che ne propone tre, il capolista Tullio e poi Alessandro e Maurizio.
Terza piazza per Cappelletti, con nove candidati. Uno solo invece quello che dalle urne virtuali del totosindaco lanciato da La Provincia nei mesi scorsi è passato alla politica reale, l'universitario Ugo Galimberti - che raccolse 2.246 voti - arruolato da InCantù.
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