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Mercoledì 11 Aprile 2012
Torna l'inverno nel Comasco
Neve e temperature in picchiata
Fa freddo, l'inverno dà un colpo di coda fino alla prossima luna che sorgerà tra il 20 e il 21 aprile. Già riposte giacche a vento, piumini e cappotti, forse è il caso di indossarli di nuovo, poiché le temperature minime in provincia di Como nella notte tra martedì e ieri hanno toccato lo zero
Ma non è niente di eccezionale, dicono gli esperti e anche il proverbio popolare afferma: «Marzo pazzerello, aprile poco bello», cioè la fine dell'inverno non coincide con il calendario.
La crescita della vegetazione s'è bloccata e le previsioni concordano: neve in abbassamento fino a 1.500 metri sulle Prealpi; oggi schiarite e risalita delle temperature fino a 15 gradi, peggioramento venerdì, molto nuvoloso sabato, con calo della temperatura verso i dieci gradi e domenica.
Fino al 15 aprile, per disposizione di legge, i caloriferi possono rimanere accesi per 16 ore al giorno dalle cinque alle 23 e la temperatura degli ambienti interni dev'essere di 18 gradi nelle strutture industriali e di 20 gradi negli altri edifici, con un margine di tolleranza di + 2.
L'amministrazione comunale potrebbe decidere lunedì se prorogare l'accensione in relazione alle condizioni climatiche. Il precedente è ancora fresco: dal 6 al 13 febbraio scorso, in presenza di avverse condizioni meteo, la giunta aveva autorizzato il riscaldamento per 16 ore al giorno, due in più.
Finora, non è pervenuta nessuna segnalazione in Comune su particolari disagi per il freddo, come perviene di solito da parte delle cosiddette sentinelle del territorio, cittadini comuni, sempre gli stessi, che chiamano e chiedono proroghe.
Le precipitazioni: fino a 50 millimetri in 24 ore, un primo recupero della lunga siccità e il simbolo della penuria era il livello del lago, sottozero idrometrico fino al 5 aprile.
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