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Lunedì 16 Aprile 2012
«Borse di Prada e Lv
Qui si aggiusta tutto»
Arrivano i calciatori e le cantanti, dal calzolaio di via Milano. Arrivano notai e avvocati che vogliono sapere se si possono aggiustare le valigette per non buttarle. Ai tempi della crisi non butta nulla. Nenche le borse comperate alla bancarelle
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Graziano Turesso, 38 anni, che con i fratelli Michele, 30 anni e Nadia, 40, ha aperto sette mesi fa un laboratorio di calzolaio in via Milano, racconta che nel campo delle riparazioni il lavoro è cresciuto in modo esponenziale.
«Mi capita anche di dover mettere le mani in borsette che costano fino a duemila euro, modelli unici di Prada o Louis Vuitton - racconta Turesso - Spesso il proprietario ci intima di fare attenzione, visto il valore del capo che ci affida. Ci sono pure calciatori di serie A che si sono serviti da noi. E, dopo di loro, sono arrivate le loro mamme. Abbiamo lavorato anche per Zambrotta e Ivana Spagna. E pure dirigenti, notai o avvocati ci portano la loro ventiquattro ore, chiedendoci se la fibbia si può riparare prima di decidersi a comprare un'altra valigetta».
«Non siamo più ai tempi in cui tutti acquistavamo per sfizio quattro borse alla settimana - constata Graziano - ora noto che molti svuotano gli armadi e recuperano borse e scarpe che avevano ammassato negli anni, servendosi del calzolaio per rimetterle a nuovo. C'è pure chi smonta vecchie giacche o magliette per crearsi da sé la borsa e si reca da noi per le rifiniture»
«Altri clienti arrivano con capi acquistati nelle bancarelle ambulanti per pochi euro - puntualizza - E fanno riparare pure quelli».
Non mancano le richieste strane. «Ricordo il giorno in cui è entrato un signore con una sella - racconta Graziano - ci ha chiesto se la potevamo lucidare, voleva appenderla in soggiorno per ricordare il suo cavallo».
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