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Mercoledì 18 Aprile 2012
Como, blitz anti droga
I ragazzi sapevano
Gli studenti ammettono candidamente di fumare le canne: a scuola, a casa, al parco. La maggioranza confessa il problema e lo ridimensiona al rango di normalità. L'altroieri al Setificio la Guardia di Finanza ha fatto un blitz con i cani ma molti lo sapevan e sono rimasti a casa.
Gli alunni dicono di essere stati più furbi, quello degli spinelli è un vizio che l'indomani non hanno perso: uno su 4 mischia placidamente il tabacco con il fumo. A Como, non solo al Paolo Carcano. Nel vicino Politecnico: «Si, magari all'intervallo o a fine ora».
Il parchetto del liceo Giovio, nonostante i controlli del dirigente, è sempre ben frequentato. All'Istituto Pessina: «A occhio non si vedono, ma farsi le canne è cosa comune e risaputa».
Si usa scaltrezza e discrezione. Istituti tecnici a maggioranza maschile come Ripamonti o Leonardo Da Vinci sono sempre stati i più additati. Nel primo: «In pubblico è difficile, il giardino è usato anche dai prof. Però si, lo fa la grande maggioranza».
Nel secondo un ragazzo suggerisce: «La situazione adesso si è calmata». Calmata perché i ragazzi sembrano essere consapevoli di ciò che fanno, non mostrano timori di sorta, nè per la legge nè per la dipendenza: è cosa di tutti i giorni. Nessuno, nemmeno chi tra loro tradisce rossore in viso, confessa l'uso di altre sostanze, cocaina o pasticche. Non per amici o compagni di classe, tanto meno per se stessi: «No, no, solo canne. A parte magari qualche caso estremo».
Per terra qualche fazzoletto di carta arrotolato rimane, sotto le scale antincendio magari, testimonianza di cyloom: progenitori delle pipe per cannabis, più stordenti di qualche spinello.
Funzionano di più gli shortini, mini drink super alcoolici per divertirsi subito la sera. Quello dell'alcol non è per i giovani un problema sentito, calcolato. Non è un problema nemmeno reperire qualche grammo, al Tempio Voltiano o alla piazzetta di Camnago, ma non è necessario scomodarsi se c'è sempre qualche compagno che ha rimediato per tutti. Senza paura, dicono i ragazzi: «I blitz della Finanza sono dimostrazioni di forza che lasciano il tempo che trovano». L'ammissione è da choc: «Tanti già lo sapevano, qualcuno è rimasto a casa. Sono mal organizzati, avrebbero potuto beccarne molti».
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