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Venerdì 20 Aprile 2012
Santambrogio negli Usa
«Vogliono mobili pieghevoli»
Al Salone son tornati gli americani e, con loro, le innumerevoli esigenze tipiche degli stili di vita delle metropoli. «Riusciamo ancora a fare affari importanti nelle città principali dell'America» sottolinea Silvio Santambrogio, titolare della TreP&TrePiù di Giussano, 110 dipendenti e un fatturato annuo sui 20 milioni di euro
Come dimostrano le ultime ricerche di Cosmit e Federlegno, il mercato americano dell'arredo ha ripreso a guardare con attenzione al regno brianzolo del design. E, secondo l'Istat, già nel 2011 le esportazioni comasche di arredi verso l'America hanno fatto registrare un interscambio che ha sfiorato i 65 milioni di euro, più dei circa 58 milioni di euro messi a segno dai nostri mobili in Russia.
target specifico
Insomma, al Salone son tornati gli americani e, con loro, le innumerevoli esigenze tipiche degli stili di vita delle metropoli.«Riusciamo ancora a fare affari importanti nelle città principali dell'America - sottolinea Silvio Santambrogio, titolare della TreP&TrePiù di Giussano, 110 dipendenti e un fatturato annuo sui 20 milioni di euro - in particolare, esportiamo a New York, Miami, Los Angeles, Chicago, San Francisco e Washington. Per suscitare interesse nelle piazze consolidate, però bisogna essere pronti a intercettare le esigenze del momento».
Quali sono, dunque, gli oggetti cult per il design americano? «Innanzitutto, ogni complemento che si adatti agli spazi ridotti dei grattacieli di Manhattan - spiega il figlio, Filippo, 25 anni - perché nelle metropoli del business, appartamenti e uffici di lusso hanno messo al bando gli arredi pensati per adornare i locali di una grande villa. Per questo, più un oggetto è capace di coniugare eleganza e funzionalità, più ha mercato».
soluzioni innovative
Il designer Antonio Citterio ha escogitato per l'azienda, "Pavillon". «Si tratta di un sistema di divisori d'ambiente formati da ante scorrevoli dotate di apertura a libro per minimizzare gli ingombri - spiega sempre Filippo - inoltre, questi ultimi, possono essere utilizzati anche come ante di armadi, perché, laddove lo spazio latita, c'è bisogno che l'ingombro dell'imposta svanisca ripiegandosi su se stesso». E non potevano, poi, mancare le "porte ultrapiatte", escogitate dalla matita di Daniel Libeskind.
«In esse, l'uso di particolari materiali, come il legno di foreste certificate e i laccati, permette di limitare l'impatto acustico - spiega Silvio Santambrogio - e questo, sebbene lo spessore del complemento sia ridotto all'osso».
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