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Sabato 21 Aprile 2012
Cantù, Unaetrentacinquecirca
Amarezza tra i musicisti
La chiusura dello storico locale e un suo possibile passaggio all'interno dei locali dell'Aguaplano commentata dagli artisti canturini: «È la fine di un'epoca». Si discute anche sul futuro della musica live a Cantù, con l'offerta di locali per concerti che si dimezza
C'è chi come il cantautore Andrea Parodi è cresciuto tra i muri di via Fossano. «Per me, da un punto di vista affettivo, è doloroso anche soltanto il cambio di palco, da un indirizzo all'altro - dice Parodi - la scena musicale si trova a un passaggio importante».
«Chiude un'epoca significativa. Anche se in città si chiudono spazi e se ne aprono altri, nuovi. Come ad esempio il Teatro San Teodoro. Se c'è la volontà, da parte dei giovani, di suonare e di aggregarsi, in qualche modo i luoghi si trovano. Ma quello che sta succedendo qui, con le difficoltà della musica dal vivo, è anche spia di quanto sta accadendo a livello nazionale».
Emil - nome d'arte di Emiliano Baragiola, un disco pubblicato con la Warner - non pare per nulla ottimista. «Io sono un po' triste perché noto che già nell'ultimo anno c'è stato uno sfaldamento delle band - afferma Emil - che prima, tra loro, si vedevano un po' più spesso. Il dimezzamento della proposta live è il passo successivo. Anche se non penso che si arrivi all'estinzione».
Potrebbe essere d'aiuto, negli anni a venire, il contributo del municipio. «Qualche anno fa - prosegue Emil - gli eventi organizzati dal Comune offrivano opportunità migliori. Per il futuro ci vorrebbe un programma con direzione artistica».
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