Scoperta una moschea
La diffida del Comune

Cantù, contestata l'errata destinazione d'uso a un locale di via XI Febbraio utilizzato da un'associazione di pachistani. Per i vigili sarebbe una moschea o starebbe per diventarlo

m.butti

CANTÙ Un deposito affittato regolarmente, dove i pachistani di confessione musulmana si ritrovano. E dove vi sono stati momenti di preghiera collettiva. Per la polizia locale di Cantù, i circa cento metri quadrati presi in affitto da un'associazione in via XI Febbraio, in gran parte ricoperti da un tappeto, sarebbero una «istituenda moschea». Niente per cui gridare all'allarme sociale, spiegano dal comando di via Vittorio Veneto. Ma la destinazione d'uso dei locali, ad ogni modo, non permetterebbe l'utilizzo degli spazi da parte dell'associazione. Si prevede quindi una pausa forzata dell'attività: un'ordinanza o una diffida, a breve, vieterà l'uso del deposito finché la situazione non verrà regolarizzata. Erano stati i vicini a segnalare dei viavai da quel locale, poi i particolari sono emersi in seguito ad alcuni controlli svolti dalla polizia locale. Secondo i responsabili dell'associazione pachistama, quella è soltanto la sede del loro gruppo e non un luogo di preghiera.

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Mercoledì 09 Maggio 2012

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