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Martedì 15 Maggio 2012
Sciopero uffici e trasporti
Ma i disagi sono pochi
Dopo lo sciopero della navigazione di venerdì scorso, proclamato da Cgil Cisl e Uil per protestare contro i tagli del governo, ieri in città e provincia si è tornato a scioperare, per chiedere «un'altra politica economica e sociale».
Promotrice dell'iniziativa la Cgil di Como che ha allestito un presidio in via Boldoni per sensibilizzare la popolazione sulle scelte del governo in materia di lavoro fisco e sviluppo, e proclamato 8 ore di sciopero per i dipendenti di scuole, poste, banche, telecomunicazioni, edilizia e pubblico impiego, e 4, al mattino, per gli altri settori (trasporto pubblico locale dalle 10 alle 14), che non hanno mancato di creare disagi.
Secondo il sindacato per quanto riguarda Asf autolinee l'adesione è stata del 65% del personale mentre la funicolare ha funzionato regolarmente in quanto in quell'orario non era in servizio il personale iscritto alla Cgil.
Dal Comune fanno poi sapere che allo sciopero hanno aderito 84 lavoratori (pari al 10,5% del totale), di cui il 22% addetto alla refezione scolastica e ai nidi, il che ha comportato la chiusura di metà delle strutture ossia Albate, Monte Olimpino, via Giussani, Zezio e Italia Libera; mensa chiusa alle scuole dell'infanzia di via Volta, Tibaldi, Lora, via Brambilla, piazzale Giotto, alle primarie di Civiglio, via Perti, Fiume, Friuli, Lora, via Viganò, piazza IV Novembre e Muggiò nonché alla secondaria di via Gramsci.
Disagi contenuti infine nei servizi di raccolta rifiuti (si è astenuto il 10% del personale di Acsm ambiente), dove è stato regolare il ritiro della spazzatura, con qualche problema solo per la pulizia delle strade.
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