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Sabato 19 Maggio 2012
Vaccino anti vespe
Per soggetti allergici
Con le loro punture vespe, api e calabroni possono causare reazioni allergiche. Non si tratta del solo gonfiore e fastidio localizzato, ma di effetti ben più gravi che, nelle persone predisposte (3 ogni 100), possono andare dall'orticaria fino allo shock anafilattico.
«Ogni anno - spiega Marina Mauro, esperta dell'ambulatorio di Allergologia del Sant'Anna, collocato in via Napoleona - in Italia muoiono dalle 8 alle 10 persone a seguito di puntura di imenottero. Il veleno di api, vespe e calabroni, infatti, non contiene solo sostanze tossiche come l'istamina e le proteasi, che causano il gonfiore localizzato, ma anche sostanze allergizzanti. Esiste un test per individuare le persone allergiche e queste, se risultano positive, possono essere vaccinate con un'efficacia protettiva pari al 98%».
Le reazioni alle punture possono essere locali o generalizzate. «Le reazioni locali - chiarisce Mauro -, vale a dire il gonfiore attorno alla sede della puntura, possono essere irritative oppure allergiche. Nel secondo caso, il coinvolgimento locale è importante, con edema della parte interessata di almeno 8-10 centimetri, spesso estesa a tutto l'arto se la puntura ha coinvolto, per esempio, la mano. Le persone che hanno avuto una reazione di questa portata sono quelle che possono sottoporsi ai test specifici».
Le reazioni generalizzate, invece, solitamente insorgono entro mezz'ora, spesso pochi minuti, e vengono suddivise in quattro crescenti gradi di gravità. Primo grado: orticaria generalizzata, prurito, malessere, ansia. Secondo: i sintomi precedenti più almeno altri due tra angioedema, vertigini, nausea, vomito, diarrea, dolore all'addome. Terzo grado: si aggiungono almeno due sintomi tra dispnea, secchezza delle fauci, disfagia, disartria, obnubilamento, angoscia con senso di morte imminente. Quarto grado: tutti i sintomi precedenti più almeno due tra cianosi, ipotensione, collasso, perdita della coscienza, incontinenza sfinterica.
«La storia naturale di questa allergia - prosegue l'allergologa - prevede che i soggetti che hanno presentato una reazione locale estesa abbiano un rischio di una grave reazione allergica ad una successiva puntura pari a circa il 5%».
«I pazienti che hanno invece manifestato una reazione generalizzata alla puntura di imenottero presentano un rischio del 50% di reazione grave ad una successiva puntura. Il paziente che ha presentato reazioni dopo una puntura di imenotteri deve quindi essere valutato attentamente dallo specialista con un'accurata anamnesi e test specifici».
Esami e vaccino
I test si eseguono sulla cute con veleni purificati di ape, vespula, polistes e calabrone.
Sul sito alicomo consigli utili per chi ha questa allergia.
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