Homepage / Olgiate e Bassa Comasca
Lunedì 21 Maggio 2012
"Io avevo previsto
il terremoto"
Leandro Agresta di Bulgorello: «Il mio armadio inizia a vibrare. Ho intuito che qui sotto dev'esserci una qualche vena rocciosa che si muove prima di un sisma».
Come Giampaolo Giuliani tre anni fa per l'Aquila, ma senza l'attrezzatura di cui dispone il sismogra abruzzese, questo quarantasettenne di Bulgorello, frazione di Cadorago, all'indomani della catastrofe emiliana che ha spaventato anche noi, prova un senso di amaro riscatto nel venirsi riconosciute le premonizioni, dopo essere stato tacciato di ciarlataneria - legittimo aspettarselo - da conoscenti e compaesani. «Prevedo terremoti qui e all'estero dal 2004, un mese e mezzo prima dello tsunami nel sud est asiatico».
Prova della buona fede di Agresta sono gli sms e le telefonate a Franco Franco, gestore in paese del bar "Area 51" nonché unico che ha creduto in lui, incoraggiandolo a rivelare alla stampa la sua "dote". «Leandro è un mio cliente e una brava persona, - spiega Franco - ora è disoccupato per colpa della crisi; non viene qui a perdere tempo ma si ferma a leggere le offerte di lavoro sul giornale e fare quattro chiacchiere veloci - spiega Franco - sono ben lieto di incoraggiarlo a render noto quanto lui sia speciale».
«Sono stato deriso e insultato, ora posso provare che ho ragione - si sfoga - ovviamente non voglio speculare in alcun modo sulle disgrazie, sono addoloratissimo per i morti; difatti mi rammarica di non riuscire ad intuire anche le zone. Forse sarei stato d'aiuto». Come fa Agresta a prevederli? La cosa spiegata così fa quasi sorridere: «Il mio armadio inizia a vibrare. Non spontaneamente, ovvio, niente stregoneria, anche in principio il mio defunto fratello credeva ai fantasmi. Ho intuito che qui sotto dev'esserci una qualche vena rocciosa che vibra prima di un sisma».
© RIPRODUZIONE RISERVATA