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Giovedì 24 Maggio 2012
«Musica, parole e emozioni»
La promessa di Lucilla Giagnoni
L'attrice protagonista del recital con Antonella Ruggiero nella chiesa di San Giacomo. Stasera sono sul palco anche il pianista Mark Jarris e il chitarrista Roberto Colombo
È reduce da un'ambiziosa trilogia di tema sacro, che comprende gli spettacoli "Vergine Madre", "Big bang" e "Apocalisse". Questa sera, alle 20.45, sarà nella chiesa di San Giacomo, di fronte ad una platea gremita, per proporre, con Antonella Ruggiero, il recital di musica e parole "Terra, corpo e spirito", evento di chiusura delle Primavere di Como. Tutti i posti sono da tempo prenotati. Info: www.leprimaveredicomo.it.
Signora Giagnoni, come è nata la collaborazione con Antonella Ruggiero?
Ci conosciamo da anni e abbiamo sempre nutrito grande stima reciproca. Poi, un giorno, ci siamo rese conto che, in fondo, i nostri percorsi artistici si sono svolti parallelamente, nei rispettivi ambiti. Da lì è stato facile lavorare insieme. Lo spunto è stato un festival di teatro sacro, in occasione del quale abbiamo creato il recital che vedrete a Como.
Un recital che vive di due generi espressivi che si fondono?
Sì. Antonella, affiancata da musicisti straordinari come Mark Harris e il Roberto Colombo, usa la sua voce così riconoscibile e importante per unire sonorità diverse tra loro, provenienti da mondi spesso lontani. Io invece porto il mio contributo attraverso la recitazione di passi da testi letterari che appartengono alle mie ricerche: si va da Dante a Erri De Luca, da Alda Merini a Italo Calvino. Leggerò pagine di Wislavwa Szymborska, Clarice Lispector, e ancora il diario Etty Hillesum.
Dove porta questo "sentiero di parole" che lei traccia, passando da un autore all'altro?
Parto dal concetto di "mater" che è sì la madre ma anche la parola da cui deriva "materia", la terra che è madre di ogni cosa. La materia però non è inerte ma pervasa da un potente afflato di spiritualità, come dimostra l'approdo alla Vergine Madre, che l'Alighieri esalta nella Divina Commedia.
Un percorso emotivamente forte?
Sì. Ogni volta che io e Antonella ci troviamo sul palco per questo recital, nasce una sinergia davvero non comune.Anche noi ci caliamo interamente, corpo e spirito, nel racconto tra musica e parole.
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