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Giovedì 24 Maggio 2012
Chibro, da luglio
117 lavoratori a casa
Fino alla fine di giugno, la cassa integrazione sarà a rotazione. Dal mese di luglio, invece, per 117 dei 172 dipendenti della Chibro spa di Montano Lucino l'ammortizzatore sarà a zero ore. In sostanza, per loro ci sarà soltanto il magro assegno di mantenimento, ma nessun contatto con le linee produttive dello stabilimento.
L'accordo sottoscritto dai sindacati nella sede romana del ministero fa partire la cassa lo scorso 3 maggio. La formula scelta è quella dell'«uno più uno», strumento che consente di ridurre l'organico gradatamente, con l'aspettativa di «coinvolgere gli imprenditori del territorio nel riassorbimento della quota eccedente di lavoratori».
La situazione economica della Chibro spa pure, con un quadro debitorio importante, commesse che latitano in due dei tre settori strategici (l'idraulico e l'energetico) e un'attesa ripresa del comparto navale che, almeno nell'immediato, non consentirà che di mantenere da 55 a 62 dipendenti. Non di più.
Di «conflittualità nella compagine societaria» parla apertamente Alberto Zappa (Fim Cisl), che attacca una dirigenza «a lungo latitante, senza un amministratore delegato da agosto a novembre e senza un responsabile del personale».
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