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Martedì 29 Maggio 2012
Omicidio di via Milano
Confessa l'ultimo killer
«Sono entrato e l'ho colpito al volto, poi insieme lo abbiamo legato. Ma volevamo soltanto derubarlo». Con queste ultime ammissioni di un rumeno di 26 anni, si chiudono definitivamente le indagini sulla morte del commerciante Claudio Rizzo, massacrato e ucciso nella notte tra il 31 aprile e il 1 maggio del 2005 all'interno del suo bilocale di via Milano.
Kerekes ha incontrato ieri mattina in carcere Mariano Fadda, il pm che all'epoca condusse e coordinò l'indagine, un'indagine lunga e laboriosa, che consentì prima l'arresto di un altro romeno, Petre Covaci, quindi quello del terzo componente della banda, Florin Ghergheles.
Per Kerekes la Procura ha già chiesto il giudizio immediato:andrà davanti ai giudici del tribunale comasco probabilmente in autunno, anche se la data è ancora da fissare. Quello che conta è che il cerchio, questa volta, sia davvero chiuso: nel racconto di Kerekes, estradato lo scorso 30 aprile dopo essere stato rintracciato a luglio in un carcere rumeno dove scontava alcune condanne per vari reati contro il patrimonio, nel racconto di Kerekes tutto torna: orari, spostamenti, dettagli della aggressione. Il resoconto reso davanti al magistrato si incastrerebbe alla perfezione con la ricostruzione dei due complici.
Rizzo, lo ricordiamo, quella sera rientrò a casa in compagnia di Covaci, giovanotto conosciuto frequentando di sera la zona dell'hangar nonché primo, in ordine cronologico, ad essere arrestato nel 2006 in Ungheria. Dopo Covaci, nel bilocale irruppero Ghergheles e Kerekes che in un attimo furono addosso alla vittima. Lo gettarono a terra e lo picchiarono, poi «Florin - per citare il racconto di Covaci - prese un filo elettrico con cui gli legammo le mani dietro alla schiena... Allora io e Bogdan cominciammo a cercare in giro, mentre Florin rimase con lui... Ci accorgemmo che lo picchiava, che lo colpiva al volto con calci e pugni».
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