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Venerdì 01 Giugno 2012
Pensioni a Como
Sindacati sotto assedio
I pensionati si precipitano ai Caaf sindacali, centri autorizzati di assistenza fiscale dei sindacati, già assediati da mesi e ancora di più adesso:
Ed è per questo che i pensionati si precipitano ai Caaf sindacali, centri autorizzati di assistenza fiscale dei sindacati, già assediati da mesi e ancora di più adesso: alla compilazione della dichiarazione dei redditi, 730 ed Unico, dell'Isee, dell'Imu, si sono aggiunti i Red, Richiesta Dichiarazioni Redditi, con le loro varianti, OBis- M; Icric, Detr e così via. I pensionati che fanno il 730 o Unico non devono rispondere al Red, salvo eccezioni, poiché l'Inps, da quest'anno, incrocia i dati con le altre amministrazioni finanziarie. Coloro che non fanno il 730 o Unico, devono dichiarare i redditi diversi dalla pensione. Ma chi ha pensioni estere, come i frontalieri, redditi da lavoro autonomo o agrari, deve dichiararli all'Inps, anche se ha fatto il 730 o Unico. Risultato: tutti agitati.
«Un delirio, è un delirio : il cittadino è chiamato a troppe pratiche e a troppe scadenze insieme», ha già dichiarato il segretario provinciale della Cgil, Alessandro Tarpini.
Uffici sindacali sotto pressione; in un mese, hanno sfornato 18mila dichiarazioni dei redditi, hanno già compilato 16mila moduli per l'Imu e da ieri, la Cgil ha preparato il Salone Noseda, di solito adibito alle riunioni, per raccogliere i Red: in questo momento, una cinquantina di addetti ai Caaf è intenta alle pratiche fiscali. Per i Red, c'è tempo fino all'autunno, l'Inps ha indicato il 30 giugno, ma la data è destinata a slittare.
Alla fine, saranno 8.000 Red restituiti, per calcolare solo quelli che passano dalla Cgil. L'Inps premette che il pensionato può rivolgersi ai Caaf o ad un professionista abilitato « che forniranno assistenza gratuita».
Oppure «può trasmettere via Internet le informazioni richieste », procedura che prevede l'utilizzo del codice Pin, 16 caratteri. La lettera Inps fornisce i primi otto; gli altri vanno richiesti telefonando al Contact Center al numero gratuito 803 164; oppure utilizzando le informazioni sulla tessera sanitaria.
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola venerdì 1 giugno
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