Posteggi malconci
e macchinette rotte

La stazione ferroviaria di Como San Giovanni è uno dei biglietti da visita della nostra città e un punto d'approdo di numerosi turisti.
La stazione ferroviaria di San Giovanni è anche una delle spine nel fianco di Como, da più parti considerata inadeguata a una città turistica.

COMO La stazione ferroviaria di Como San Giovanni è uno dei biglietti da visita della nostra città e un punto d'approdo di numerosi turisti.
La stazione ferroviaria di San Giovanni è anche una delle spine nel fianco di Como, da più parti considerata inadeguata a una città turistica. L'ultimo grido di allarme arriva da Giorgio Carcano, imprenditore, già presidente dell'Unione industriali, che ha viaggiato in treno «per un'assenza di un giorno e mezzo. Cosa meglio che posteggiare l'automobile direttamente lì? Il posteggio ha una capanna, non in ottime condizioni, con cartelloni di carta ricoperti di plastica che invitano allo 'Stop'».
Insomma, non esattamente quegli ingressi moderni con tessera e sbarra elettrica. «Un cartello - prosegue Carcano - afferma che in quel gabbiotto c'è qualcuno dalle 7 alle 20 e che il posteggio chiude alle 24. Un'ipotesi velleitaria, vista la mancanza di una sbarra. Comunque sono arrivato una domenica alle 18 e non c'era già più nessuno». C'è, comunque, un prezzo da pagare per la sosta prolungata: «Costa 14 euro per una giornata. Calcolando che per tenere aperto tutte quelle ore, anche escludendo la domenica, è necessario un organico di almeno tre persone che potrebbero, invece, essere sostituite da un sistema automatico. In compenso all'interno della stazione c'è spesso un unico sportello aperto con una lunga coda».
Carcano ricorda anche altre carenze: non ci sono ascensori né scale mobili per raggiungere i binari, un problema insormontabile per i diversamente abili.
Poi ci sono gli inconvenienti momentanei, ma assolutamente problematici per chi deve prendere il treno: «Le due macchinette automatiche si rifiutano di darmi il biglietto prenotato via internet e un addetto mi dice che per mezz'ora il sistema si blocca e non può erogarmelo».
Le segnalazioni di Carcano vanno ad aggiungersi a quanto già mostrato da questo quotidiano negli anni passati: nel piazzale della stazione gli unici cartelli visibili sono quelli che indicano genericamente tutte le basiliche comasche, a destra. Non una segnalazione per le due richieste più ovvie e banali dei turisti: "centro storico" e "lago". Per fortuna che i tassisti e i poliziotti in servizio fungono anche da guide estemporanee.

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