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Domenica 10 Giugno 2012
Imu a Como
Imprese con Lucini
Le categorie approvano la ricetta annunciata dal sindaco Mario Lucini e dall'assessore Giulia Pusterla per far quadrare il bilancio comunale (tra patto di stabilità e trasferimenti erariali la nuova amministrazione deve recuperare 14,5 milioni).
L'idea annunciata negli ultimi giorni è quella di mantenere l'aliquota base per l'Imu sulla prima casa e le attività d'impresa, ma aumentarla per le seconde case (stando alle indiscrezioni salirebbe da 0,76 a 0,96) e ritoccare al rialzo anche l'addizionale Irpef, attualmente ferma a 0,2.
«Facile sparare sui Comuni, la realtà - dice l'ex leader degli industriali Ambrogio Taborelli - è che stiamo raccogliendo i frutti di quello che è stato fatto in Italia, per quarant'anni abbiamo vissuto al di sopra dei nostri mezzi. Adesso dobbiamo fare sacrifici e al governo di Como c'è gente di buonsenso, che ha imboccato la strada giusta, facendo pagare di più a chi sta meglio e salvaguardando le fasce deboli. Certo, nessuno è felice di pagare più tasse, ma non ci sono alternative. È un problema nazionale, non mi sento di criticare in alcun modo l'amministrazione cittadina». Nota il presidente di Confartigianato Marco Galimberti: «I Comuni hanno le loro difficoltà, faticano come le imprese. Abbiamo chiesto all'amministrazione di non infierire e le dichiarazioni degli ultimi giorni vanno in questa direzione, con l'aliquota base sugli immobili delle imprese. Ufficialmente non ci hanno comunicato nulla, ma il sindaco sarà presente alla nostra assemblea tra una settimana e ribadiremo le richieste. Il Comune deve fare scelte non facili ed evitare anche la minima spesa non indispensabile».
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