Da Cantù vola in Africa,
insegna basket ai bambini

Mario Anzani, 64 anni, ex playmaker delle giovanili della Pallacanestro Cantù, è stato due settimane nel Malawi, per un progetto sportivo e sociale che ha coinvolto 450 ragazzini.

CANTU' - Portare la pallacanestro in Africa, nel cuore del Malawi. Dove i ragazzi prima giocavano con una palla di carta.

Adesso hanno palloni a spicchi, divise, canestri. E un campo. Mario Anzani, 64 anni, ex playmaker delle giovanili della Pallacanestro Cantù, qualche presenza in prima squadra, è tornato da poco dall'Africa. Ha insegnato i primi rudimenti del basket a circa 450 bambini di tutte le età.

Insieme a Giulia Cortesi, una ragazza di Torino, ha dato le indicazioni su come continuare ad allenare i ragazzi a due locali mister. «Per proseguire nelle lezioni di basket - racconta Anzani - abbiamo lasciato in Malawi un libro di fondamentali di Arnaldo Taurisano, l'allenatore con cui la Pallacanestro Cantù vinse diversi trofei».

«Project Malawi» è un programma nato nel 2005 con lo scopo di contribuire, nel lungo periodo, al rilancio economico e sociale di uno dei quindici paesi più poveri del mondo. Il dottor Guido Calciolari collabora al progetto come coordinatore della parte pediatrica. Anche lui sta contribuendo a lanciare il progetto della scuola di basket.

Sono coinvolti anche la Pallacanestro Cantù, il Team Abc, il Progetto Giovani Cantù, il Cantù San Paolo. Ora sta prendendo sempre più corpo il progetto di una scuola di basket in Malawi. Per dare un'occasione di promozione umana e sociale ai giovani dell'area attorno alla cittadina di Balaka.
Anzani, con l'allenatrice di minibasket torinese, ha trascorso due settimane in Malawi.

«L'idea è di creare un vivaio - racconta - abbiamo portato 80 palloni e 120 magliette, anche grazie a diversi amici del settore sportivo. Di tutti quei bambini mi ha colpito la povertà e la felicità. Prima che arrivasse il progetto, giocavano con i copertoni delle biciclette. Ma il loro senso di accoglienza noi non possiamo nemmeno sognarlo».
Il progetto è stato sponsorizzato da una Onlus di Varese, la Zeropiù. Il campo, realizzato ad hoc, in cemento, si trova fuori dal villaggio.

Articolo completo sul giornale La Provincia di venerdì 15 giugno

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Eco di Bergamo Cantù, basket in Africa