Confermati i 30 anni
per l'omicidio di Valbrona
Niente sconto di pena in secondo grado per il suo assassino, Carlo D'Elia, 61 anni. La corte d'Assise di Appello ha confermato punto per punto la sentenza pronunciata poco meno di un anno e mezzo fa dal giudice delle udienze preliminari di Como, Luciano Storaci
La corte d'Assise di Appello ha confermato punto per punto la sentenza pronunciata poco meno di un anno e mezzo fa dal giudice delle udienze preliminari di Como, Luciano Storaci.
Trent'anni di reclusione per Carlo D'Elia, riconosciuto colpevole anche dai giudici milanesi di omicidio volontario premeditato. E niente assoluzione - come richiesto dagli avvocati difensori, per il figlio Emiliano D'Elia, già assolto in udienza preliminare dall'accusa di aver dato manforte al padre nell'omicidio ma condannato a 11 mesi e 20 giorni per aver nascosto l'arma del delitto.
Antonino Correnti, artigiano parquettista, era stato freddato prima di andare al lavoro. A ucciderlo è stato Carlo D'Elia, che ha immediatamente confessato l'omicidio motivandolo con antichi rancori maturati per questioni di tipo economico.
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