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Giovedì 05 Luglio 2012
Como: l'Imu vale già
come l'area Ticosa
Incassati 13 milioni di euro per la prima rata dell'imposta sulle abitazioni, pari all'84% delle previsioni. Gli uffici: «Molti contribuenti stanno ancora pagando». Entro dicembre un tesoretto da 38 milioni
Percentualmente l'amministrazione comunale ha incassato l'84% di quanto previsto per la prima rata, cioé 15 milioni 892mila euro. Si tratta della stima messa anche nel bilancio di previsione.
Le stime fatte dal Comune per l'incasso dell'Imu erano basate sul pagamento dell'imposta in due rate. Da quanto emerge finora dagli uffici di Palazzo Cernezzi la maggioranza dei comaschi ha scelto effettivamente la soluzione di pagamento in due rate. In realtà era possibile anche suddividere l'importo in tre distinte rate (giugno, settembre, dicembre), ma sembra siano stati davvero in pochi a optare per questa modalità.
L'assessore al Bilancio Giulia Pusterla commenta così i primi dati: «Mi tranquilizza questo primo dato parziale, perché essendo provvisorio penso che alla fine sia ragionevole raggiungere l'obiettivo e questo dimostra, ma non avevo dubbi, che i comaschi hanno capito che non aveva senso seguire alcune suggestioni che invitavano a non pagare. È stato anche capito che la sanzione del 30% poteva avere un impatto significativo».
«C'è stata molta responsabilità da parte di tutti i comaschi». E Pusterla aggiunge anche sui lavori in corso in consiglio comunale per l'approvazione della delibera Imu. «Trovo estremamente positivo - spiega - come stanno procedendo i lavori del compact bilancio, cioé le due delibere prodromiche Irpef e Imu a cui poi seguirà il bilancio. È stata la mia prima esperienza in consiglio e sono soddisfatta anche perché gli interventi fatti finora sono stati molto costruttivi».
Complessivamente Palazzo Cernezzi incasserà grazie all'Imu 38 milioni e 964mila (11 milioni dalle prime case e dagli immobili assimilati mentre 27,9 milioni dagli altri immobili). Allo Stato andranno invece 20 milioni e 711mila euro. Come detto finora l'amministrazione ha incassato più di 13 milioni di euro. In ogni caso si avranno i dati certi per confrontare le previsioni di incasso con le effettive somme finite nelle casse comunali a fine mese e poi a fine anno.
In consiglio è stato sollevato il nodo delle rendite catastali, aggiornate per chi ha eseguito lavori di ristrutturazione, e invece vecchie per altri. E per chi ha le rendite aggiornate il salasso è molto più evidente in termini di importo.
«La questione delle rendite catastali - chiarisce l'assessore - non è comunale, ma dell'agenzia del territorio tant'è che si discute da anni il passaggio per il calcolo dai vani ai metri quadri per essere più aderenti alla realtà». E aggiunge: «A parte il caso di lavori eseguiti in casa non dichiarati, è problema che non si può risolvere da parte del Comune anche se è perfettamente nota. La botta per l'Imu è il moltiplicatore della rendita. D'altro canto il decreto Salva Italia è stato fatto da Monti chiaramente per le condizioni in cui si trova la finanza statale».
Gisella Roncoroni
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