Capiago, per l'ex caserma
l'ipotesi Sovrintendenza

Il Comune avrebbe intenzione di chiedere il riconoscimento di bene culturale alla Sovrintendenza, almeno per quanto riguarda la parte storica: così facendo l'area diverrebbe comunale, senza il passaggio del federalismo demaniale, ancora non concretizzato

CAPIAGO INTIMIANO Il Comune, per la ex caserma Dino Piras, è pronto a entrare in azione con il piano B. La strategia per provare a includere nel patrimonio municipale almeno una parte della villa secolare di via del Carroccio, a Intimiano, sede della guardia di finanza fino al 2005, è quella di tentare il jolly con una nuova strada: la sovrintendenza ai beni culturali.

«Con un loro particolare riconoscimento - spiega l'assessore all'urbanistica Emanuele Cappelletti - anche se non per tutta l'area, ma soltanto per la zona storica, il Comune potrebbe entrare in possesso di qualche porzione dell'ex caserma. Anche senza il passaggio del federalismo demaniale, che ancora non è stato concretizzato».

Intanto, a giorni si deciderà quale associazione o cooperativa potrà usufruire degli spazi. Delle quattro che avevano presentato richiesta, una ne entrerà a pieno diritto. Le altre tre dovranno poi, nel caso, riferirsi alla vincitrice del bando, proposto dal Comune dopo che la proprietà attuale, il demanio - l'agenzia per gli immobili di Stato - aveva acconsentito all'accordo di un affitto. Tutto questo, per non lasciare lo spazio abbandonato a se stesso.

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Eco di Bergamo Intimiano, la ex caserma