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Sabato 21 Luglio 2012
Cabiate, abbassato
il dosso "mortale"
Durante i lavori della via Padulli è stato sistemato il dosso dove nel 2010 perse la vita un ragazzo di Mariano Comense.
I lavori si sono conclusi ieri dopo tre giorni di parziale chiusura al traffico di via Padulli. L'assessore conferma che «la necessità era quella di spostare la griglia di raccolta delle acque piovane che si trovava proprio in prossimità dell'inizio del dosso: essendo nel tempo diventata sconnessa, ci creava dei problemi e quindi abbiamo deciso di spostarla sulla destra e a quel punto abbiamo colto l'occasione anche per rifare l'invito a salire che ha addolcito la pendenza del dosso rallentatraffico». «Siamo potuti intervenire - conclude Conti - perché un mese fa c'è stato il dissequestro del dosso.
Il giudice Maria Luisa Lo Gatto ha voluto andare a fondo per non tralasciare alcuna ipotesi sulle cause della morte del ragazzo marianese avvenuta in sella al motorino preso in prestito al suo migliore amico: Gaetano, forse anche per colpa di un'andatura sostenuta, è stato praticamente sbalzato dalla sella del "cinquantino" nel momento in cui ha imboccato il dosso di via Padulli andando a sbattere contro un paletto di ferro che delimita la strada. L'incidente probatorio si è svolto perché la perizia del consulente tecnico della Procura (pm Mariano Fadda), sosteneva che il dosso di via Padulli avesse un'altezza lontana dalla media europea, in genere 10 centimetri, mentre a Cabiate si parlava di 22 centimetri. A complicare le cose, però, il fatto che in Italia non sembra esserci una legge che regolamenti simili situazioni.
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