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Mercoledì 25 Luglio 2012
Le scuole allo sbando
A rischio 88 istituti
Il Ministro Profumo ridimensiona il rischio paventato che le scuole secondarie di secondo grado a settembre restino chiuse, ma i tagli alle province creano incertezza e problemi enormi.
Da fine luglio a settembre è poco il tempo che intercorre per capire chi pagherà il riscaldamento nelle scuole di Como, tre milioni il costo con un bando di gestione che scade tra cinque mesi. Poco il tempo anche per capire chi farà la manutenzione ordinaria e straordinaria negli 88 plessi della provincia.
Gli stessi dirigenti non sanno con chi interfacciarsi. Anche le scuole paritarie non assicurano di riuscire ad aprire battenti.
Secondo il dirigente scolastico provinciale Claudio Merletti non sarà possibile un passaggio rapido tra le venute a mancare province, che amministravano l'edilizia scolastica di secondo grado, e un futuro ente, designati ormai certi i comuni.
Così argomenta Merletti: «Ci sono grosse criticità. Ci vorrà tempo qualche anno perché questo passaggio sia funzionale, speriamo indolore. Ci sono questioni in essere non da poco, che non si risolvono con la bacchetta magica. Contratti di fornitura, di manutenzione, previsioni di bilancio da fare, budget da stabilire per interventi mirati e programmati. A Como e da smistare su Erba, Cantù, Mariano. Serve un confronto per passare di mano questa patata bollente».
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