
Homepage / Cantù - Mariano
Giovedì 26 Luglio 2012
Cantù, scuse del sindaco
Ma soltanto a metà
Dopo gli insulti in aula, mea culpa di Bizzozero sui toni e non su la sostanza. Minoranze infuriate
Bizzozero ha fatto mea culpa per la forma del suo irruente intervento nei confronti di Molteni - ieri assente proprio perché impegnato in Parlamento - ma non per la sostanza, ribadendo che «il sistema di partiti da decenni toglie letteralmente il pane di bocca ai cittadini onesti. L'attacco nei confronti della Lega in particolare, è stato quindi ribadito, ma Bizzozero ha riconosciuto che «l'uomo ha prevalso sul sindaco». Si concede un'attenuante, però: «Mi è stata tesa una trappola e ci sono cascato dentro. Ho ceduto alle provocazioni e così facendo ho fatto il gioco di chi aveva teso il tranello. Farò in modo che questo non accada più in futuro».
Antonio Pagani del Partito democratico ha ribadito che l'accaduto è stato frutto di «un gravissimo errore di relazione personale» del sindaco, quindi è rimasto solo tra i banchi per «manifestare la nostra contrarietà a questo modo di intendere i rapporti». Il leghista Edgardo Arosio ha chiesto a Bizzozero due sole parole «chiedo scusa», ricordandogli, in quanto ex primo cittadino, che il suo ruolo gli impone di sopportare tutto senza reagire, e che non deve «trattare le minoranze come un maestro con scolari telemetri». Indignato Paolo Frigerio di Autonomia canturina: «Non ricordo di essere mai stato tanto umiliato nella mia vita pubblica», mentre il pidiellino Andrea Lapenna ha concluso che «lei Bizzozero è sempre stato un gran maleducato».
Il consiglio comunale ha poi discusso e approvato il bilancio preventivo, con i voti favorevoli della maggioranza, quelli contrari di Brianza (Lega), Lapenna (Pdl) e Frigerio (Autonomia canturina), mentre si sono astenuti Marcantonio (Pdl) e Pagani (Pd).
© RIPRODUZIONE RISERVATA