Como, degrado ai giardini lago
I profughi aiutano il Comune

Il Comune è a corto di risorse per la pulizia di parchi e aree verdi? Ci pensano i profughi nordafricani. Lavoreranno anche ai giardini a lago, zona finita alla ribalta delle cronache in questi giorni per alcuni episodi di violenza così come per il degrado e la sporcizia

COMO - Il Comune è a corto di risorse per la pulizia di parchi e aree verdi? Ci pensano i profughi nordafricani. Lavoreranno anche ai giardini a lago, zona finita alla ribalta delle cronache in questi giorni per alcuni episodi di violenza così come per il degrado e la sporcizia.

La novità è frutto di una convenzione tra il Comune (assessorati al Verde e alle Politiche del lavoro) e la Caritas diocesana. Verranno attivati veri e propri tirocini formativi e coinvolgeranno otto profughi che da tempo sono ospitati sul territorio. «Un progetto - sottolinea l'amministrazione - volto anche a favorire l'integrazione sociale e una cultura dell'accoglienza». 
I tirocinanti non si occuperanno solo dei giardini a lago, ma saranno presenti - dai prossimi giorni - anche sulla passeggiata di Villa Olmo, ai giardini di viale Varese, nelle aree verdi di piazza Cavour, ai giardini di viale Geno, piazzale Giotto (Prestino) e al parco Negretti.

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