Cantù, scintille in aula
Il sindaco rinnega il Pd

La nuova amministrazione ha annullato il Piano del territorio adottato nel gennaio scorso. Il sindaco rompe con il Pd dopo l'intesa prima del ballottaggio, ed è polemica

CANTÙ Il consiglio comunale di Cantù, con i voti della sola maggioranza di Lavori in corso, ha revocato il piano di governo del territorio ereditato Tiziana Sala. Lega e Pdl non hanno preso parte alla votazione, mentre il Partito democratico, a sorpresa, s'è espresso contro. Motivo, il fatto che poco prima del voto a essere rinnegato dal sindaco Claudio Bizzozero era stato il rapporto di dialogo con il centrosinistra, formalizzato con un'intesa siglata prima del ballottaggio. E il Pd, nelle parole del primo cittadino, da «forza politica importante e necessaria» qual era alla vigilia del ballottaggio, è diventato forza ostile: «Da anni -dico che noi con il Pd non c'entriamo proprio nulla». Da qui la reazione furibonda di Antonio Pagani, che aveva preannunciato un voto favorevole alla revoca del Pgt e ha finito con l'esprimersi contro. E ha garantito che d'ora in avanti «ci riprendiamo il nostro ruolo di forza di minoranza e soprattutto di opposizione».
Anche Vitaliano Colombo (Oggi per domani), in segno di protesta ha ritirato la sua partecipazione al gruppo di lavoro per il nuovo Pgt.

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