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Mercoledì 08 Agosto 2012
Sopresa a Sagnino
Tornano i piccioni
I residenti: «Rischi altissimi per la salute, invadono le nostre case»
A Sagnino i residenti esasperati tornano a chiedere provvedimenti urgenti contro i volatili che si radunano sui tetti tra via Pio XI e largo Caradosso. E il consigliere Marco Butti presenta un'interrogazione in Comune per chiedere cosa ha intenzione di fare per il ritorno dei piccioni. L'estate scorsa erano intervenuti prima l'Asl e poi l'amministrazione comunale con un'ordinanza firmata dall'allora sindaco Stefano Bruni. Tra gli interventi adottati «contro il pericolo di inquinamento biologico derivato dalla presenza e dalle deiezioni di certi animali» aveva imposto anche il divieto di dare da mangiare ai piccioni.
Donato Bottone, residente della zona che era solito sfamarli, ha obbedito e i piccioni hanno iniziato a morire.
Un anno dopo, però, la questione è ancora irrisolta. I volatili continuano a radunarsi sui tetti come una marea nera che porta malcontento tra i residenti.
Tutti tengono a precisare che l'astio non è contro i volatili in quanto animali ma che non si può più convivere così. «Sono preoccupato - spiega Antonio Magrino - ci sono escrementi ovunque: su grondaie, muri e sottotetti, quando sono salito per ripulirli ho trovato anche ossa e piccioni morti ed è evidente che questo è anche un grosso rischio per l'igiene». Dello stesso avviso anche chi abita nel palazzo poco distante che si affaccia in largo Caradosso. Giancarlo Audisio racconta: «A spese del condominio due volte all'anno facciamo pulire le grondaie altrimenti l'acqua trabocca e più di una volta negli appartamenti all'ultimo piano ci sono state delle infiltrazioni per non parlare dei danni sia al tetto sia ai muri per gli escrementi e i rischi di prendere delle malattie».
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