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Mercoledì 15 Agosto 2012
Morto per overdose
La polizia cerca gli amici
Due persone lo avrebbero abbandonato pochi minuti prima del decesso. L'assessore: «Serve un centro che aiuti chi ha problemi di droga»
Sul caso indaga la Procura che per il momento si è limitata a disporre l'unico atto possibile, e cioè l'esame della salma, affidato all'anatomopatologo Giovanni Scola. Se fosse confermata la prima diagnosi (in realtà non sono escluse, al momento, altre cause, visto che soffriva di diverse malattie da anni), è anche probabile l'avvio di ulteriori accertamenti sulla provenienza della droga.
Si sa per esempio che Pietro era in compagnia di due amici, entrambi volatilizzatisi prima dell'arrivo dei soccorritori: i due potrebbero aiutare a ricostruire il contesto della vicenda. Se non altro per capire dove Tagliabue abbia assunto quell'ultima dose e dove l'avesse recuperata. Per il resto si tratta di una tragedia in qualche modo annunciata, anche se non per questo meno dolorosa. Pietro era un consumatore di stupefacenti assiduo, un volto noto nel piccolo sottobosco dei consumatori e dei frequentatori del Sert di piazza Camerlata.
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