Cantù, quel bollo indigesto
per l'abbonamento al basket

Per avere gli sconti, è necessario presentare un certificato di stato di famiglia, ma non valgono le autocertificazioni. Ma se lo scorso anno bastava un certificato in carta semplice, quest'anno non è più possibile. E sono comunque 14,62 euro da pagare in più

CANTÙ Una marca da bollo di troppo, che ha fatto andare di traverso ai tifosi persino la soddisfazione dello sconto sulle partite dell'amata squadra di basket, rosicchiato dal balzello. Con tanto di qualche mala parola diretta all'amministrazione comunale. Che però non ci sta a passare per esosa, visto che a questo giro si limita a fare da tramite.

La segnalazione è arrivata da un lettore, Francesco Mina, recatosi all'ufficio anagrafe di piazza Marconi per richiedere lo stato di famiglia necessario per sottoscrivere l'abbonamento alla Pallacanestro Cantù da parte di tre o più persone dello stesso nucleo familiare, usufruendo in tal modo di uno sconto minimo del 10%; 15% per oltre tre parenti abbonati. Qui si è sentito chiedere di apporre una marca da bollo da 14,62 euro per il rilascio del certificato, mentre l'anno scorso, sottolinea, per analogo uso veniva rilasciato in carta semplice. Una richiesta che con i tempi che corrono, osserva amareggiato l'abbonato, non fa certo piacere.

Dal Comune hanno riferito che la colpa sarebbe della Pallacanestro Cantù, che non accetta le autocertificazioni. La Pallacanestro spiega che non c'era altro modo per controllare.

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