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Lunedì 03 Settembre 2012
Como, biglietto sul bus
La tariffa raddoppia
Comprare il biglietto a bordo dell'autobus? A Como si può, ma il conto è salatissimo: 2 euro e 50 centesimi per un ticket valido 90 minuti. Quasi il doppio della tariffa prevista per il biglietto urbano acquistato a terra (1,30 euro).
L'accusa: le scarse informazioni date ai turisti e la difficoltà nel reperire i biglietti portano all'acquisto direttamente sul bus, a vantaggio dell'azienda ma a scapito dei passeggeri. «Una parte di quanto incassato va all'autista? Non è un buon motivo per tartassare i cittadini».
A salire sulle barricate è il delegato della Cgil nella Rsu dell'azienda, Patrizio Chiappa: «Con questo sistema - tuona - l'azienda guadagna sulla pelle dell'utenza e ora guadagnerà ancora di più, avendo chiesto e ottenuto dal Comune un aumento della tariffa addirittura a 2,50 euro.
A differenza di Cisl e Uil non avevamo firmato l'accordo sindacale sul biglietto a bordo, per una questione di sicurezza e di perdita di tempo ma anche perché siamo convinti che si debba spingere la gente ad acquistare il tagliando a terra. Servono più rivendite, ci sono quartieri scoperti o quasi, come Breccia. E non è nemmeno giusto stangare il turista». In effetti, dopo le sette di sera e nei giorni festivi è quasi impossibile procurarsi un biglietto, a meno di non trovarsi in una zona con dei parcometri (peraltro molti comaschi non sanno che le "macchinette" erogano un ticket valido 90 minuti e solo a Civiglio è stato installato un apparecchio per agevolare gli utenti del mezzo pubblico, pur in assenza di parcheggi a pagamento).
Sulla vicenda interviene anche la Cisl, con una posizione molto diversa da quella della Cgil (già a proposito dell'accordo aziendale di qualche anno fa i sindacati si spaccarono): «Agli autisti fa comodo incassare qualcosa in più - dice il segretario generale del settore trasporti Filippo Ghibaudi - Ma con un costo del biglietto così alto forse venderanno meno biglietti e c'è qualche preoccupazione. Meglio aumentare questa tariffa, comunque, rispetto ad altre. In fondo la vendita sul bus va vista come un servizio aggiuntivo e un modo per costringere tutti a pagare, infatti l'azienda non registra più i mancati introiti di qualche anno fa. Per evitare salassi, tra l'altro, basta che l'utente compri ogni tanto un blocchetto di biglietti, visto che non scadono».
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