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Domenica 09 Settembre 2012
Crisi dei negozi
40 chiusure in città
E' confermata la chiusura del bar Nova Comum di piazza Duomo, che il 31 ottobre abbasserà definitivamente la saracinesca. Parliamo di un bar storico, attivo sin dal 1930 e che negli '60 costituì il salotto di Como.
I titolari Erio Bonetti e Giorgio Ronchetti tuttavia non mollano. Dal primo novembre riapriranno al bar Argentino, proprio dietro l'angolo di piazza Duomo.
I titolari Erio Bonetti e Giorgio Ronchetti tuttavia non mollano. Dal primo novembre riapriranno al bar Argentino, proprio dietro l'angolo di piazza Duomo.
Una chiusura dolorosa anche da un punto di vista occupazionale: La cessazione dell'attività del bar comporterà infatti dodici esuberi. Solo la metà saranno riassorbiti dalla nuova gestione.
A fronte di tante chiusure, poche le ripartenze. Non è ancora arrivato il momento di vedere sbarcare a Como Zara, il colosso spagnolo dell'abbigliamento che fa capo al gruppo Inditex S.A e che rappresenta una delle più grandi società di distribuzione tessile.
Alcune voci di corridoio davano per imminente la creazione di un punto vendita al posto del bar Nova ma non è così. Dall'ufficio comunicazione di Zara smentiscono categoricamente, anche se non celano il desiderio di aprire in città.
Il bar Nova Comum è l'ultimo di una catena di chiusure che sta coinvolgendo l'intera città. Nel 2011 a Como hanno cessato l'attività oltre 50 esercizi commerciali, già una quarantina nel 2012. Abbassate le serrande per dieci negozi di via Milano alta: un negozio d'abbigliamento, il negozio di scarpe "Betty Flowers", un rivenditore di biciclette, il caseificio, il bar "La Cantinetta", il bar d'angolo con viale Roosvelt,mentre la trattoria "Lariana" ha il cartello "affittasi" .
In via Milano bassa hanno chiuso due negozi d'abbigliamento e uno dei pochi ferramenta rimasti in città (trasferitosi in via Giulini). Il "Self - service "di piazza Peretta non c'è più, come anche il negozio di scarpe "Vitulli" (noto per il suo rifiuto del contante).
Strage di chiusure in via Borgovico, con molti negozi impolverati: ben 7 esercizi chiusi, con le vetrine sporche e abbandonate. Nella zona vecchia della strada i locali dell'ex negozio di sport sono lasciati andare al loro destino, come il colorificio "Gabi parati" e la macelleria. Alcuni esercizi hanno il cartello "in vendita" o "in affitto" già da molto tempo.
Hanno cessato l'attività, in viale Rosselli, anche il negozio d'abbigliamento "Mesquita" e quello di elettronica "Bazzoni". Ci sono attività commerciali che invece si trasferiscono, come "La "Città del Sole" che ha preso il posto della storica libreria "Meroni".
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