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Mercoledì 12 Settembre 2012
Che caos sul 5 per mille
«Si penalizza il volontariato»
Il Comune chiede ai comaschi il cinque per mille? L'opposizione non ci sta e parte all'attacco: «Quei soldi vanno destinati alle associazioni». Ma l'assessore al Bilancio Giulia Pusterla replica: «Mi sono rivolta alle tante persone che non indicano alcun beneficiario, l'obiettivo è tenere le risorse sul territorio invece di indirizzarle a Roma»
«Il messaggio lanciato dall'assessore mi sembra molto rischioso - dice il consigliere Marco Butti (Pdl) - perché potrebbe finire per penalizzare tante realtà del volontariato che operano sul territorio. Hanno un ruolo fondamentale e il cinque per mille è nato per sostenerle. Chiedere ai cittadini di indicare come beneficiario il Comune è una mossa che non rientra certo nei cardini della sussidiarietà di cui tutti parlano». Duro Alessandro Rapinese (Adesso Como): «Ci sono centinaia di onlus che fanno del bene e spesso sopperiscono alle carenze dell'amministrazione. Invece di chiedere soldi ai comaschi, aumentando le tasse e ora reclamando persino il cinque per mille, pensino a tagliare gli sprechi». Ma l'assessore Pusterla ribadisce: «Non intendevo certo chiedere la carità. Mi riferivo a tutti quei soggetti che non destinano il cinque per mille e ho chiesto loro di valutare l'opportunità di darlo al Comune. Nessun vuol rubare fette di torta alle associazioni, l'obiettivo è allargare la torta. Chi lascia lo spazio vuoto nella dichiarazione dei redditi, infatti, indirizza in automatico quella quota di risorse all'Erario, a Roma». Come si comportano, invece, i contribuenti che indicano un beneficiario?
I dati dell'Agenzia delle entrate rivelano che le circa cento Onlus con sede in città si dividono ogni anno 600mila euro mentre al Comune arrivano solo briciole, con cifre tra 11mila e 14mila euro. Sono 505, a livello provinciale, le associazioni e realtà del volontariato ammesse al beneficio. Tra quelle con sede in città, ha incassato la cifra più alta tramite il cinque per mille la Cometa: 76.460 euro grazie a 1.277 cittadini. Nelle prime posizioni figurano Fondazione Valduce (61.135 euro, scelta da 1.057 contribuenti), Il Sole (41.232 euro, 858 cittadini), Karibuni (36.767 euro, 1.117 cittadini), l'associazione Palma (26.429 euro, 435 cittadini), Comocuore (24.510 euro, 699 cittadini), I bambini di Ornella (21.799 euro, 989 cittadini), Dedalo (18.455 euro, 332 cittadini) e l'Avis del capoluogo (16.836 euro, 772 cittadini). Altre realtà sono state quasi "dimenticate" dai comaschi, come la Fondazione Ca' d'Industria: solo 2.422 euro grazie a 59 contribuenti.
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