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Martedì 18 Settembre 2012
Carugo, il caso Tamburini
Il prefetto incontrerà l'azienda
Le speranze dei 54 lavoratori e dei sindacati sono riposte nel prefetto Michele Tortora che dovrebbe fare da mediatore nei confronti dei vertici dell'azienda di Carugo. La ditta rimane occupata dagli operai che vogliono evitare che vengano portati via i macchinari
E per questo da giovedì sono in assemblea permanente, cioè presidiano 24 ore su 24 gli impianti all'interno dell'azienda che la proprietà dice di aver già venduto: smontare i macchinari significherebbe dare l'addio per sempre alla ditta specializzata nella produzione di rivestimenti anticorrosivi e antiabrasivi che i sindacati dicono essere in buona salute e con ordinativi all'attivo.
«Abbiamo spiegato al prefetto lo scenario - conferma Luigi Bartesaghi, della Femca Cisl - e che secondo noi ha un disegno che parte da lontano, da quando, cioè, il pgt del Comune di Carugo ha concesso che sull'area dove ora sorge la Tamburini, si possano costruire anche delle abitazioni. Confidiamo nell'azione del prefetto anche se ammettiamo una certa diffidenza considerato che la proprietà in questi mesi ci ha fornito delle versioni contrastanti e anche poco rispondenti alla verità».
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