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Domenica 23 Settembre 2012
Redditi e consumi a picco
Maglia nera in Lombardia
«Como ha il reddito pro-capite più basso del Nord Italia, i consumi sono al minimo, ha scarse infrastrutture, un sistema finanziario debole e una propensione sempre più scarsa a fare ricerca, far nascere nuove imprese e attirare aziende da fuori».
«La nostra Provincia si trova all'interno di un'onda lunga di impoverimento - ha esordito Frangi - i dati più recenti dimostrano che il reddito procapite di una famiglia comasca è inferiore di oltre il 23% rispetto alla media lombarda. Per questo motivo, pure i consumi hanno subito una flessione dello 0,4% di contro a una media dello 0,9% a livello lombardo e dell'1% su scala nazionale».
Una situazione di malessere e scarsa competitività che, secondo Frangi, «è causata, innanzitutto dalla scarsità di infrastrutture, soprattutto economiche. Basti pensare che l'indice di infrastrutturazione di Como si ferma all'84,1%, nulla in confronto al 216,4% di Varese, il 99,4% di Bergamo e il 112,8% della media lombarda». Ma non è tutto. «A ciò, fa seguito una scarsa propensione a investire nella ricerca - ha continuato Frangi - nel 2011, infatti, a Como si è registrata un'invenzione ogni 590 imprese attive, se n'è avuta una ogni 290 imprese in Lombardia e una ogni 555 imprese in Italia».
Un sistema imprenditoriale che ha smesso di fare innovazione, dunque, fattore di rischio che si assomma al fatto che «il nostro sistema produttivo è caratterizzato in prevalenza da settori tradizionali e micro imprese - ha spiegato il referente della Camera di commercio di Como - Lo dimostra il fatto che solo lo 0,6% delle aziende comasche ha più di 50 dipendenti. Dobbiamo, dunque, fare i conti con la mancanza di un tessuto di medie imprese leader capaci di trascinare verso la crescita le imprese minori». Penuria di aziende rampanti, assenza di una grande banca locale trainante. Infatti, «al di là del credito cooperativo - ha rimarcato - il territorio sconta il fatto di non possedere una grande banca che, sull'esempio del vecchio Banco Lariano, sappia farsi capofila nei percorsi di sviluppo orientando e irrobustendo il tessuto economico».
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